Storia pittorica della Italia dal risorgimento delle ... - Warburg Institute

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mante anch'egli di belle arti , ma estero ; e perciò
più disposto a comperar le pitture de' vecchi
artefici , che a fomentar ne' cittadini il genio
della pittura . Lo stesso dee credersi de'
successori per la maggior parte ; poiché verso
il i65o il Cattanio , come leggesi nella sua vita
, ascriveva il decadimento dell'arte alla mancanza
de' protettoli ; e induceva il Card. Pio ferrarese
a pensionare alcuni giovani,
sero in Bologna e in Roma . Ma
che studias-
questi soccor-
si temporanei non recarono alla scuola lungo e
stabile giovamento ; e se le altre d' Italia in
quest'ultimo secolo sono deteriorate, la ferrarese
restò quasi estinta. E perù sua gloria l'essersi
retta , come pur fece , in circostanze meii
favorevoh ; e \ aver continuato gran tempo a
emulare i miglior prototipi
Circa a' principi del sec. XVII quando ,
minciò per Ferrara la nuova epoca civile ,
cocominciò
anche per la sua scuola pittorica un' epoca
nuova , che chiamo de' caracceschi . Non
posso render ragione di quel Pietro da Ferra- p,etro
.
ra , che il Malvasìa nominò insieme con lo Sche- °^ ^'^^**"
done fra gli allievi di Lodovico Caracci . Il suo
nome non mi è tornato mai più sott' occhio in
altro libro . Adunque , senza far parola di esso
, porrò in cima a questo periodo due valentuomini
, che, senza entrare nell'Accademia de*
Caracci, adottarono il loro gusto; il Benone in
Ferrara , e nello Stato il Guerclno ; dei quale ,
perchè vivuto molto con la sua scuola in Bologna
, quivi ho scritto ciò che ora non vuol ri-
petersi . A
questi succedettero altri pittori nel-
la Legazione, allievi auasi tutti de' caracceschi
o de'lor discepcii ; int ntochè ciò che rimane
ora della scuola di Ferrara è quasi una conti-
'