Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 12.pdf - Bibliotheca ...

CHI
abitassero i greci, e che l' impera-
tore Adriano vi aprisse un ateneo o
scuola greca : che poi poco distante
esistesse la scuola di Cassio, e il gin-
nasio pubblico, l'afFermano varii ar-
cheologi. Per molto tempo i Car-
dinali diaconi della medesima si sot-
toscrissero con tal denominazione :
Dine. Card, in Schola Graeca. Si
disse ancora scuola di s. Agostino ,
avendosi per tradizione, che quel
santo dottore vi leggesse rettorica.
Finalmente fu detta questa basilica
Bocca della verità, da quell'antico
sasso marmoreo rotondo, che si vede
nel lato sinistro del portico, forse
trasferitovi da qualche cortile , in
mezzo al quale faceva le veci di
chiavica ; ma perchè con rozza scoltura
rappresenta un mascherone con
occhi forati, e con larga bocca , il
volgo crede che essa si chiudesse
allorché chi vi aveva posto la mano
per giurare , aveva giurato il
falso. Il Piazza , il Crescimbeni , e
altri illustrarono questo antico e si
famoso simulacro, che lungi dal cre-
dere un coperchio ignobile di chia-
vica, col Severano piuttosto vogliono
essese stato, non una mola da
macinar grano come alcuni opina-
rono, ma piuttosto avesse appartenuto
alla sum mentovata Ara massima
, e rappresentante dalla sua figura
con corna d' ariete, un Giove
Aminone.
L' origine di questa chiesa rimon-
ta al terzo secolo ad onta della dis-
crepanza sulla vera epoca degli scrit-
tori. E ascritta la sua origine al Pontefice
s. Dionisio greco nel 278, ed
alcuni dicono nella stessa sua casa,
mentre regnava Gallieno piuttosto
indulgente co' cristiani. Ne fu causa
la condanna nel concilio antiocheno
di Paolo Samosateuo , eh' erasi
scagliato contro l' incarnazione del
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divin Verbo, e contro l'immacolata
purità di Maria, laonde quel zelante
Papa a memoria di tal trionfo, ove
già fu il tempio alla Pudicizia, eres-
se in onore della regina delle ver-
gini questa chiesa, che vuoisi la seconda
ad essa dedicata in Roma.
Dipoi s. Gregorio I l' annoverò tra
le diaconie Cardinalizie, e verso l'anno
770 vi furono posti ad ufficiarla
i monaci greci perchè vi celebrassero
le sagre funzioni co'loro riti : tutta-
volta si vuole che tali monaci fosse-
ro ivi già posti nel 705 da Stefano II
detto III, e che il monistero si chia-
masse di S.Dionisio. A"i:iun£Ìamo col
Panciroli, che tanto Stefano III, che
Paolo I operarono in questa basili-
ca molti miglioramenti. Da un'iscri-
zione che si legge in questa chiesa
rilevasi, essere stata ad essa contigua
1 abitazione delle povere diaconesse,
alle quali presiedevano un diacono, e
un sacerdote, col titolo di padre. In un
antico diurno si legge il privilegio
d' istituire il diacono in questa diaconia,
dove si prescrive : Ut quando
lucerna perficitur ( cioè il lucernario
corrispondente alla nostra compieta,
e secondo il rito ambrogiano
al vespero ) , Onines diaconites. et
pauperes Christi Kyrie eleison exclamare
studeant. Adriano I, magnanimo
Pontefice del 772 , dai fondamenti
restaurò questa basilica, l'am-
pliò, l'abbellì, l'adornò con tre tribune
nel capo delle tre navate , e
le tolse d'intorno quanto l'ingom-
brava. Laonde per la sua vaghezza
chiamolla I^eram Costnedin, vago
ornamento. Aggiungiamo col Venu-
ti, oltre quanto sopra dicemmo su
tal denominazione, che la Madonna
di s. Maria in Cosmedin , significa
Signora del mondo. I ss. Pontefici
Leone III, e Gregorio IV gran di-
vozione ebbero per questa chiesa
,