Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 12.pdf - Bibliotheca ...

i38
CHI
Questo celebratissimo Pantheon
deve la sua conservazione prima a
Costantino, che non permise si distruggesse,
poi all'imperatore Ono-
rio, il quale vietò la demolizione
degli antichi edifici, e principalmente
alla religione per essere stato,
come andiamo a narrare, dedicato
al cullo del vero Dio. I romani
Pontefici gareggiarono in proteggere
la sua intera conservazione.
Primieramente il Papa s. Bonifa-
cio IV, a purgare quest'edifizio dalla
superstizione dell'idolatria, lo impe-
trò, ed ottenne dall' imperatore Foca,
e verso l'anno 6 io, a'i3 maggio,
lo consacrò solennemente ad
onore di Dio, alla Vergine beatissima,
e a tutti i santi martiri, dappoiché
ivi, e sotto l'altare maggiore
pose ventotto carri de' corpi loro,
estratti dai tanti cimiteri di Roma.
Per ciò il tempio prese la denomi-
nazione di s. Maria ad Martyres.
Quindi nell'anno 685 s. Benedetto
II vi fece alcuni miglioramenti, s.
Gregorio III, eletto nel 73 1, lo
riparò, e lo ricoprì di piombo; nel
pontificato di s. Vitaliano, sebbe-
ne nella sua venuta a Roma l'im-
peratore Costanzo II offrisse gran
doni alle basiliche , pure tolse dalla
città diversi ornamenti, fra i quali le
menzionate tegole della cupola, e del
portico di questo tempio. S. Grego-
rio IV, ncir 83/j. , in questa chiesa ove
Bonifacio IV avea per Roma istituita
la festa di tutti i Santi pei i3
maggio, fece promulgare quella festa
per tutto l'occidente con ottava, da
essere celebrata nel primo di novem-
bre. Egli dilatò la celebrazione di
quella festa, perchè a cagione della
rarità del beneficio spirituale dell'
indulgenza plenaria concessa da
Bonifacio IV ai i3 maggio, era sì
glande il concorso in Roma per
cui
lucrarla, che talvolta mancarono i
necessari viveri. Lo stesso Gregorio
IV dedicò ancora la chiesa a tutti
i santi, e si sa inoltre che prima
della dedicazione di questa chiesa,
nel dì primo di maggio celebrava^
la festa di tutti gli apostoli.
Al suddetto Bonifacio IV vuoisi
far rimontare l'origine del capitolo
di questa collegiata, che è la prima
di Roma, sì perchè gode 1' onorevole
qualifica di basilica e sì perchè
anticamente dicevasi archipresbitera-
to. Tal dignità sussiste ancora , e
l' arciprete di questa chiesa è il primo
degli otto canonici di cui formasi
il capitolo. E prima che Leo-
ne XII, cioè nel 1824» riducesse
le parrocchie allo stato attuale, egli
esercitava le funzioni di parroco,
essendovi quivi unita la cura d'anime.
I canonicati, qualora non sicno
alfelli alla santa Sede, sono di nomina
del Cardinal diacono, che per
solito è il primo di tal ordine. La
forma veramente di collegiata, o la
ripristinazioue, devesi al Pontefice
Onorio HI, del 12 16. I canonici
non godono di speciali insegne co-
rali, e qualora si determinassero ad
implorare quelle della cappa e del
rocchetto, il capitolo prenderebbe la
precedenza alle due minori basiliche
di s. Maria in Cosmedin, e di Re-
gina Coeli, ed in ordine incederebbe
dopo quelle di s. Maria in Trastevere,
e di s. Lorenzo in Damaso.
Si vuole , che Papa Benedetto
Vili, fiorito nel io 12, dichiarasse
questa chiesa titolo Cardinalizio; ma
né il Piazza nella sua Gerarchia
e trattato de' titoli Cardinalizi , né il
Panciroli ne' Tesori nascosti di Roma,
fanno di ciò menzione. Certo
è, che Benedetto XIII, nel conci-
storo de' 23 luglio dell'anno sanìo
1725, l'eresse in diaconia Caldina-
,