Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 12.pdf - Bibliotheca ...
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2 3S CHI<br />
essere soggetti a puntature per la<br />
non intervenzione al coro. L' Alfarano<br />
parla <strong>di</strong> un' abitazione am-<br />
pliata da Gregorio XIII, nella quale<br />
i Pontefici, seguendo l' esempio <strong>di</strong><br />
s. Gregorio I, ogni giorno imban-<br />
<strong>di</strong>rono la tavola a tre<strong>di</strong>ci pellegri-<br />
ni, che si portavano alla visita dei<br />
sagri Li mini. V. Petr. Lazzeri, Dis-<br />
tiuisilio de sacra velatini ciiristianoruni<br />
Romana peregrìnatione, Ko-<br />
inae i 77^-<br />
Viano alla basilica presso il sito<br />
ove è ora il palazzo del s. Uffizio,<br />
Carlo Magno fece fabbricare la Scho-<br />
la Francorum, con ospizio e chie-<br />
sa de<strong>di</strong>cata al ss. Salvatore, e con<br />
sepolture , pei pellegrini francesi.<br />
Vuoisi che Ina re de' sassoni isola-<br />
ni, che per lungo tempo occuparono<br />
l' Inghilterra, ovvero Olfa re dei<br />
merciori nell' Vili secolo, abbiano<br />
fondata pegl' inglesi la Schola Saxonum<br />
con ospizio pei pellegrini<br />
donde poi ebbe origine il celebre<br />
ospedale <strong>di</strong> s. Spirito in Sassia.<br />
Presso la chiesa de' ss. Michele e<br />
Magno vi fu la scuola e ospizio<br />
de' [risoni, affine <strong>di</strong> albergarvi i po-<br />
poli, che dalla Germania si recavano<br />
a venerare la tomba <strong>di</strong> s.<br />
Pietro. Vi fu pure la Schola Longobardorum,<br />
cioè un ospizio, o piut-<br />
tosto cimiterio con chiesa de<strong>di</strong>cata<br />
a s. Giustino , che vuoisi fosse si-<br />
tuata ove è ora il campo santo dei<br />
tedeschi, ovvero presso il palazzo Cesi.<br />
Ed è perciò, cbe con tanto concorso<br />
<strong>di</strong> principi e nazioni a questo tem-<br />
pio, innumerabili ne furono le obla-<br />
zioni sino dai primor<strong>di</strong>i del cristia-<br />
nesimo, ed Appiano Marcellino fa<br />
menzione <strong>di</strong> quelle copiosissime dopo<br />
il terzo secolo.<br />
Nel secolo undecimo poi<br />
vanni XIX, detto XX , nel<br />
Gioconfermare<br />
al vescovo <strong>di</strong> Selva Cau-<br />
,<br />
CHI<br />
<strong>di</strong>da la giuris<strong>di</strong>zione sulla basilica<br />
e sulla città Leonina , gli assegnò<br />
le oblazioni che si raccoglievano nel<br />
solo tempo della messa , ne' giorni<br />
della domenica delle palme, del gio-<br />
vedì e venerdì santo , ed in tutto<br />
il sabbato santo dall' ora <strong>di</strong> terza<br />
fino alla seguente domenica. Que-<br />
ste oblazioni dovevano essere considerabili,<br />
come date in compenso<br />
alle tante occupazioni, che adempi-<br />
vansi pel Papa dal medesimo vescovo<br />
<strong>di</strong> Selva Can<strong>di</strong>da. Questo privilegio fu<br />
confermato ed ampliato da Vittore<br />
II, e in seguito il detto vescovo ce-<br />
dette porzione delle oblazioni ai ca-<br />
nonici e ministri della basilica , al-<br />
tro argomento per credere che fos-<br />
sero <strong>di</strong> molto valore. S. Leone IX,<br />
ch'era <strong>di</strong>votissimo della basilica, e<br />
cbe tre volte la settimana vi si re-<br />
cava <strong>di</strong> notte dal Laterano, scalzo,<br />
ed accompagnato da tre chierici ,<br />
donò in perpetuo alla basilica la<br />
decima parte delle oblazioni annuali,<br />
in aiuto delle gran<strong>di</strong> spese che fa-<br />
ceva, anco pel mantenimento della<br />
fabbrica. Dipoi Innocenzo II con-<br />
cesse alla basilica la metà delle<br />
oblazioni, che facevansi agli altari <strong>di</strong><br />
s. Gregorio, <strong>di</strong> s. Giovanni, e <strong>di</strong> s.<br />
Petronilla , nonché nella chiesa <strong>di</strong><br />
s. Maria in Turrlbus. Eugenio III<br />
aumentò tal beneficio, dando ai ca-<br />
nonici la quarta parte <strong>di</strong> tutte le<br />
oblazioni, ciò che pur fecero Adriano<br />
IV, Alessandro III, e Clemente<br />
III; ed Innocenzo HI ne accordò<br />
una quarta parte ai canonici , e il<br />
rimanente per la fabbrica del tem-<br />
pio, in sollievo de' poveri, e pel<br />
mantenimento de' lumi, cbe in abbondanza<br />
ardevano nel tempio stes-<br />
so. In progresso <strong>di</strong> tempo, <strong>di</strong>minuito<br />
il fervore de' fedeli, si <strong>di</strong>minuirono<br />
anco le oblazioni, per cui Benedetto<br />
XII da Avignone dovette supplire<br />
,