Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 12.pdf - Bibliotheca ...

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Baronio, die ogni giorno visitava la
basilica, sempre baciava con vene-
razione tal piede, ciò che fanno tut-
ti i fedeli che visitano la basilica,
comprensivamente al sommo Pon-
tefice , che persino pone il capo sot-
to tal piede brevemente orando,
massime ne' venerdì di marzo quando
col sagro Collegio si reca a vi-
sitare la basilica nel modo che si
dice all' articolo Cappelle Pontificie,
§ X, n. 6. Per ciò che riguarda la
lampada, che perennemente le arde
avanti, è a vedersi il Sarnelli, Let-
tere Eccl. t. V, p. 89. Il Cardinal
Riccardo Oliviero de Longueil ar-
ciprete della basilica, nel i4b">, fe-
ce collocare tale statua di s. Pietro,
nell'oratorio de'ss. Processo, e Mar-
tiniano, e siccome vuoisi che l'ac-
comodasse, e vi facesse il piedistallo,
alcuni credono che la fabbricasse :
finalmente Paolo V la trasferì ove
ora si venera a ridosso del pilone,
ove è la statua di s. Longino. V.
il Torvì^o^DeW antichissima statua
di s. Pietro di bronzo nella basilica
vaticana, nei sagri Trofei p. 149;
De simulacro aeneo s. Petri collocato
in monasterio s. Martini, ac
de varìis ejusdein translatioidbus, nel
tomo III, De Secretariis novae Bas.
Vat., di Cancellieri, p. i5o3, 2029,
per cui i cappellani dell'altare dei
ss. Processo e Martiniano si chiamarono
Enei, dopo che ivi fu dal mo-
nislero di s. Martino trasportata la
statua.
S. Simplicio, Papa del 467, rife-
ce i portici del qnadripoi fico. S.
Simmaco eletto nel 498 edificò pres-
so la basilica un tempio rotondo in
onore di s. Andrea apostolo, il (piale
poi yenne dedicato alla Madonna del-
la (ebbre, e ridotto in seguito ad uso
di sagrestia. Lo stesso Papa ornò la
basilica con musaici, ricopri il fonte
CHI
con tettoja di metallo sostenuta da
colonne di porfido, e lo abbellì con
delfini, e con pavoni di bronzo get-
tanti acqua, oltre l'avervi collocato
quella pigna di bronzo, che vuoisi
racchiudesse prima le ceneri di Adriauo,
ovvero ne adornasse il mau-
soleo , la quale in un ai pavoni,
oggi si osserva nel giardino vaticano
verso Belvedere. S. Giovanni I,
nel 5^5, reduce da Costantinopoli,
ove pel primo incoronò un impera-
tore, dei ricchi doni che ricevette
colà, ne partecipò alla basilica. S.
Gregorio 1, nei 590, ricoprì di ar-
gento la porta maggiore. Nell'inter-
no della chiesa furono molti i ri-
siami , e gli abbellimenti d' ogni
sorta eseguiti d' ordine di diversi
Pontefici, e Severino Papa del 640,
rifece i musaici della tribuna. Ono-
rio I, suo predecessore, avea rico-
perto il tetto colle tegole di bron-
zo, tolte col permesso dell'imperatore
Eraclio dal tempio di Giove capitolino,
detto ili Romolo. Egli iuollre incro-
stò I' altare di s. Pietro di argento,
e lo decorò con ornamenti. Raccon-
ta il Cancellieri, Descrizione della
che fu il Pa-
bas. vaticana, p. 97,
pa s. Ormisda che ricoprì il tetto
della basilica con bronzi dorati tol-
ti dal tempio di Romolo; e che
Onorio I ne fece le porte di ar-
gento che pesavano novecento set-
tantacinque libbre. Dono I, nel 6"-b\
decorò di marmi l' atrio o cortile
del qnadiiportico chiamato paradi-
so, ed altri Pontefici Io imitaro-
no nell' abbellimento, come si leg-
ge da una iscrizione riportata dal
(.n itero nei Supplementi, a pag.
1166. S. Sergio ì, nel 687, fu co-
stretto ad impegnare tutto l'oro
della confessione di s. Pietro, per
pagare all' esarca di Ravenna cento
libbre d'oro, che gli avea promesso