Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 12.pdf - Bibliotheca ...
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56 C li I<br />
nesse la stazione, e l'erigesse in ti-<br />
tolo Car<strong>di</strong>nalizio. Certo è che la<br />
chiesa, nel 49*3, era già titolo, dap-<br />
poiché nel concilio romano, celebra-<br />
to da Papa s. Simmaco, v' intervennero<br />
tre preti <strong>di</strong> questo titolo.<br />
Nel giorno <strong>di</strong> lunedì, il Car<strong>di</strong>nal ti-<br />
tolare <strong>di</strong> s. Grisogono celebrava le<br />
funzioni ebdomadarie nell'altare pa-<br />
pale della basilica vaticana. Rovi-<br />
nando, a cagione dell' antichità e<br />
dell'ingiuria de' tempi, la chiesa, venne<br />
rifabbricata da' fondamenti da<br />
s. Gregorio 111, creato l'anno j3 i.<br />
Inoltre questo Pontefice fece un<br />
magnifico ciborio d" argento, ed al-<br />
tre ricche suppellettili ; in<strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficò<br />
il contiguo monistero sotto il nome<br />
de' ss. Stefano, Lorenzo, e Grisogo-<br />
no, e togliendo la chiesa a' chierici,<br />
nella persecuzione, che Leone l'Isa u-<br />
rico faceva alle sacre immagini, l'af-<br />
fidò ai monaci fuggiti dall'oriente,<br />
che alcuni <strong>di</strong>cono essere siili basilia-<br />
ni, altri benedettini. Vero è, che l'im-<br />
me<strong>di</strong>ato suo successore s. Zaccaria<br />
fece Car<strong>di</strong>nale prete <strong>di</strong> questo ti-<br />
tolo Stefano romano, il quale nel<br />
•j5i <strong>di</strong>venne Papa col nome <strong>di</strong> Ste-<br />
fano li, ed egualmente creò Car<strong>di</strong>-<br />
nale Stefano monaco benedettino del<br />
inonistero <strong>di</strong> s. Grisogono, il quale<br />
fu creato Papa nell'anno 768 col<br />
nome pure <strong>di</strong> Stefano detto IV. S.<br />
Gregorio III dotò il monistero <strong>di</strong><br />
buone ren<strong>di</strong>te, giacché l' ufficiatura<br />
della chiesa era eguale a quella <strong>di</strong><br />
s. Pietro. Evvi in questa chiesa l'in-<br />
dulgenza ne' sette altari privilegiati,<br />
come nelle basiliche patriarcali ec.<br />
Il Martinelli <strong>di</strong>ce, che Stefano IV<br />
denominò la chiesa anco a' ss. Ste-<br />
fano e Lorenzo , per le loro reli-<br />
quie quivi da lui riposte.<br />
benedetto III dell' 855 ristorò la<br />
chiesa, e le donò cinque calici <strong>di</strong><br />
argento. Verso 1' auno 879, Giovan-<br />
CIII<br />
ni Vili spedì Pietro Car<strong>di</strong>nale <strong>di</strong><br />
s. Grisogono, legato in Costantinopoli.<br />
Stefano IX, detto X, quando<br />
nel 1037, fu esaltato al pontilìcato,<br />
era prete Car<strong>di</strong>nale <strong>di</strong> questo tito-<br />
lo, ed il Panciroli <strong>di</strong>ce, eh' era sta-<br />
to anco monaco benedettino del<br />
monistero. Minacciando la chiesa<br />
<strong>di</strong> cadere, il titolare <strong>di</strong> essa Car-<br />
<strong>di</strong>nal Giovanni da Crema, la rinnovò<br />
dai fondamenti, vi eresse, e<br />
consacrò un oratorio acciò servisse<br />
per coro nell'inverno, l'arricchì <strong>di</strong><br />
reliquie, fabbricò un altro moniste-<br />
ro, dotandolo <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>te, ed il tutto<br />
verso il 1228 nel pontificato <strong>di</strong> O-<br />
norio II. Presso questa chiesa, e nel<br />
contiguo palazzo abitarono alcuni<br />
Pontefici, come Urbano VI, e partico-<br />
larmente Eugenio IV, affermandolo<br />
il Borgia ed altri, per cui si han-<br />
no <strong>di</strong>plomi, brevi, e bolle pontili-<br />
eie, colla data apud± Chrysogonutn.<br />
Prima <strong>di</strong> Eugenio IV, cioè a' 25<br />
aprile 1408, essendosi recato in<br />
Roma La<strong>di</strong>slao re <strong>di</strong> Napoli, dalla<br />
porta <strong>di</strong> s. Giovanni andò ad abi-<br />
tare questo palazzo o monistero, ed<br />
ivi fece i magistrati del popolo romano.<br />
Nel medesimo palazzo abitarono<br />
i Car<strong>di</strong>nali titolari della chiesa ,<br />
Pietro Bembo, e Adriano Castellen-<br />
se. Per la loro scienza e celebrità ,<br />
era <strong>di</strong>venuto quel palazzo un' acca-<br />
demia, e riunione <strong>di</strong> uomini dotti.<br />
Ma per riguardo alla chiesa, 1' ebbero<br />
in cura, oltre i monaci bene-<br />
dettini, anco i canonici regolari,<br />
finché Sisto IV, ovvero Innocenzo<br />
VIII, nel i484> l a concesse ai car-<br />
melitani dell' antica osservanza , e<br />
della congregazione <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a<br />
che tuttora vi sono, ed amministrano<br />
1' antichissima cura parrocchiale.<br />
Il Piazza^ nelle Opere Pie <strong>di</strong> Roma,<br />
a pag. 4 I0 > e 54 i<br />
, parla <strong>di</strong><br />
,