Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 12.pdf - Bibliotheca ...

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cui
maggiore pose un ciborio eli marmo,
secondo l'antico rito delle basiliche,
cioè rivolto verso il popolo, e ne
lasciò memoria con analoga iscrizio-
ne. Mentre era già parrocchia, e
collegiata con arciprete, il Pontefice
Celestino III non solo restaurò la
chiesa nel i 196, ma con solennissima
pompa ecclesiastica la consagrò
nella terza domenica dopo pasqua
riponendovi i coi'pi di s. Eustachio
e della sua famiglia, insieme alle
allre insigni reliquie, che sono de-
soline neh' iscrizione di marmo esi-
stente nella chiesa, in memoria di
lai funzione.
Innocenzo III, Conti , alla qual
famiglia appartenne s. Eustachio
nel creare Cardinale il suo cugino
Ugo, nel 1 1 98, gli conferì questa
diaconia, e poi nel 1227 divenne
Papa Gregorio IX. Questi nelP ele-
vare al Cardinalato il nipote Rinaldo
Conti, nel 1227, poi Alessandro
IV, gli diede la medesima sua dia-
conia, la quale poscia nel \iZi fu
da lui conceduta al Cardinale s. Raimondo
Nonnato. 11 perchè in ap-
presso Alessandro VII ne accordò il
di lui uffizio al capitolo. Furono pur
diaconi Cardinali di s. Eustachio
Baldassare Coscia, che nel iZfio divenne
Giovanni XXIII , Francesco
Piccolomini, che nel i5o3 fu Pio
III, e Alessandro Farnese, che nel
i534 fu Paolo III. Il pronipote di
questo, Alessandro Farnese, fu bat-
tezzato in cotesta chiesa, e poi divenne
sommo e valoroso capitano.
Quivi ricevette pure le acque batte-
simali Michelangelo Conti, che nel
1721 fu creato Papa col nome di
Innocenzo XIII, per cui era divo-
tissimo della medesima, e più volle
nel pontificato la visitò.
Nella morte di Paolo IV, alcuni
del basso popolo romano , istigati
,
CHI
dai di lui nemici, ne demolirono la
statua, e commisero altre gravi of-
fese alla di lui memoria. Pio IV,
il quale gli successe nel 1 559, subito
comandò al senato di Roma, che in
espiazione di sì gran reato, ogni anno
si recasse ai 1 7
gennaio in questa
chiesa ad assistere alla messa
cantata: dipoi venne stabilito, che
in quel giorno non avesse più luogo
tale assistenza nella chiesa di s.
Eustachio, ma invece si facesse l'offerta
in quella della Minerva di un
calice d'argento, con torcie di cera
ec. Dal pontificato di s. Pio V, in
questa chiesa di s. Eustachio si so-
levano conferire i gradi di dottore
agli studenti dell'università romana
posta presso la medesima ; e nel
giorno di s. Luca ivi pure si face-
va l'orazione per l'apertura di quel-
le scuole. Quivi nella cappella di
s. Michele Arcangelo, de' procurato-
ri di collegio (Fedi), si celebrava
solennemente la festa della Dedica-
zione, con l'intervento degli udito-
ri di Rota, degli avvocati concisto-
riali , e degli avvocati della curia
romana, recitando il sermone un
alunno del collegio Nazareno. Tale
cappella dal capitolo era stata do-
nata nel 1 60 5 al suddetto collegio,
ma siccome spesso insorgevano litigi,
Benedetto XIII ai 16 maggio
1729 rivocò la donazione, col decre-
to Essendo per anche, presso il Bull.
Rotti, tom. XIII. p. 392. In questa
chiesa furono istituite due confra-
ternite, una del ss. Sagramento, l'al-
tra di s. Giuliano, ma quest'ultima
non esiste più. Avendo Clemente Vili
nell'anno 1 398 ricuperato all'assoluto
dominio della Chiesa romana il ducato
di Ferrara, il senato romano
in rendimento di grazie a Dio, sta-
bilì di recarsi ogni anno ai 3o gen-
naio nella chiesa di s. Eustachio, e