Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 12.pdf - Bibliotheca ...

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racoli operati da questa immagine
a' tempi di Paolo II , e Clemente
VII, coli' autorità del p. Maracci,
e del canonico Ferri, ne tratta il
Piazza a pag. y85. Sotto Leone X,
per i gravi bisogni della cristianità,
fu solennemente portata in proces-
sione, ed altrettanto si fece per comando
di Paolo III.
Restaurò notabilmente la chiesa
il Cardinale diacono della medesima,
Bernardo Tarlato Dovizi, detto di
Bibbiena, rifabbricandola da' fonda-
menti verso il i5i4- L'altro Cardinal
diacono Ugo Verdala, gran mae-
stro dell'Ordine gerosolimitano, vi
fece il soffitto dorato, e il Cardinal
diacono Bartolomeo Cesi fece di-
pingere tutta la chiesa dai più ec-
cellenti pittori, e colla storia della
venerabile immagine. Questa chiesa
da tempo antico era governata da
una collegiata di canonici, i quali
essendosi ridotti a sei , e con piccole
rendite, Clemente Vili, nel i6or,
la soppresse, e diede la chiesa ai
chierici regolari della Madre di Dio,
mentre dipoi Alessandro VII divise
la parrocchia stessa esistente, tra le
chiese di s. Nicola in Carcere, e di
s. Maria in Cosmedin. Lo stesso Pon-
tefice per la strage , che fece la
peste in Roma, avendo fatto edificare
la magnifica chiesa di Campi-
tali , vi trasportò la miracolosa immagine
ove tuttora si venera, mentre
avendovi pure Alessandro VII
trasferita la diaconia Cardinalizia,
questa di s. Maria in Portico ne
rimase priva. Quindi, siccome l'edi-
fìcio minacciava rovinare per la
vecchiezza, nel i683, Tommaso O-
descalchi, nipote d' Innocenzo XI, lo
fece demolire, e vi eresse un ospe-
dale pei poveri dispersi e convale-
scenti , facendovi fabbricare altra
chiesa, che in un all' ospedale chiamò
CHI
di s. Galla. V. Bartolomeo Piazza,
Opere pie di Roma pag. 38, cap.
XI. Dell' Ospedale di s. Manu
in Portico, delle Grazie, e della
Consolazione. De' Cardinali diaconi
di s. Maria in Portico meritevoli
di speciale menzione, tratta il me-
desimo Piazza a pag. 796 della ci-
tata Gerarchia, come di certo Pietro
che, nell'anno 773, fu dal Papa
spedito legato in Francia, di Teo-
dino de' Conti del 1088, di Grisogono
del 1 1 35, di Guidone creato
da Eugenio III, di Giovanni Pizzuti
fatto Cardinale da Adriano IV, gran
difensore di Alessandro III, contro
1' antipapa Vittore IV. Lo stesso
Piazza fa menzione eziandio di Mat-
teo Rosso Orsini, fatto titolare nel
1 262 , da Urbano IV, il quale la
ritenne per quarantatre anni, nel
qual tempo intervenne a tredici
conclavi , e qual primo diacono co-
ronò cinque Papi. Fu egli il primo,
che si sottoscrisse Prior diaconomm,
giacché allora tal titolo non era
annesso a veruna diaconia stabile.
Il Cardinal diacono Ferdinando
Gonzaga, de' duchi di Mantova,
viene annoverato tra i segnalati be-
nefattori della chiesa , la quale in
uno alla porpora, nel 1626, rinun-
ziò pel ducato mantovano; e per
non dire d'altri, il Cardinal Ferdinando
d'Austria, figlio di Filippo III
re di Spagna, assegnò alla chiesa
scudi trecento annui finché visse, e
mori nel 1622. Per la divozione
poi ch'egli nutriva alla b. Vergine,
si sottoscriveva : El Cardenal Infand
esciavo della Vergen Maria.
S. Maria Regina Coeli, delle monache
Carmelitane scalze. Fedi.
In questa chiesa il magistrato
romano, in ogni quadriennio per la