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Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 12.pdf - Bibliotheca ...

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CHI<br />

zato il pavimento, e dovendosi ren-<br />

dete proporzionato l'altare maggio-<br />

re, lasciò intatto l'antico nelle grot-<br />

te vaticane, lo ridusse in perfetta<br />

eguaglianza alzandovi altro sopra<br />

che il racchiuse, la cui mensa <strong>di</strong><br />

marmo greco tutta <strong>di</strong> un pezzo è<br />

lunga palmi <strong>di</strong>ecinove e sette do<strong>di</strong>-<br />

cesimi. Fu essa presa dall'antico fo-<br />

ro <strong>di</strong> Nerva. Quin<strong>di</strong> fece la so-<br />

lenne consagrazione <strong>di</strong> quell' altare<br />

alla presenza de' Car<strong>di</strong>nali, della<br />

prelatura ec. ai 26 luglio 1 5g4, rimanendo<br />

così intatto quello consa-<br />

grato da s. Silvestro I, ed oggetto<br />

dell' universale venerazione.<br />

Non va qui taciuto, che quando<br />

Giacomo della Porta sollevò il pavimento<br />

intorno all' altare maggio-<br />

re ed al vecchio altare, consagrato<br />

da Calisto II, e sovrappose l'altro fat-<br />

tovi innalzare da Clemente Vili, vi<br />

.scuoprì la finestra corrispondente al-<br />

la sagra urna. Calatovi l' architetto<br />

il lume, ravvisò la croce d' oro so-<br />

vrappostavi da Costantino e da Elena<br />

sua madre, <strong>di</strong>- cui abbiamo <strong>di</strong><br />

sopra parlato, quin<strong>di</strong> ne fece rela-<br />

zione al Papa , il quale portatosi<br />

sulla faccia del luogo coi Car<strong>di</strong>nali<br />

Bellarmino, ed Antoniano, non che<br />

col Car<strong>di</strong>nal titolare <strong>di</strong> s. Ceci-<br />

lia, trovò quanto avea riferito l'ar-<br />

chitetto, ma or<strong>di</strong>nò che in sua pre-<br />

senza l'apertura fosse chiusa con<br />

cementi. 11 trittico ed altre tavole<br />

<strong>di</strong>pinte da Giotto, che stavano in-<br />

torno all' altare, e che il Cancellieri<br />

descrive a pag. 9 3 e seguenti della<br />

sua Sagrestia Vaticana, furono da<br />

Clemente Vili fatte trasportare al-<br />

trove, e poi vennero collocate nella<br />

camera capitolare della sagrestia. Sul-<br />

1' ornamento dell'antica confessione ,<br />

va consultato, Conrado Gianningo,<br />

De confessione s. Petri iti basilica<br />

Vaticana. Ext. in Commentano de<br />

CHI o63<br />

basilica s. Petri apostnlonun prin-<br />

cr'pis antiqua a Consta ntìno ni. fundata,<br />

Romae in 7 a deano, ac praecipue<br />

de altaribus ejusdem. Int. VI<br />

junii Bollani, p. III. Dal fin qui<br />

detto poi apparisce che i celebri ar-<br />

chitetti, ch'ebbero parte alla erezio-<br />

ne della basilica, imitarono precipuamente<br />

i due più rinomati monumenti<br />

<strong>di</strong> Roma, il Pantheon, e il tempio<br />

della Pace.<br />

Nel i6o5, <strong>di</strong>venuto Pontefice Pao-<br />

lo V, Borghese, e vedendo la parte<br />

superiore della basilica quasi com-<br />

pita , pensò all'erezione dell'altra<br />

parte, non credendo bastantemente<br />

grande un sì gran corpo <strong>di</strong> chiesa,<br />

in proporzione al concorso de' fedeli,<br />

principalmente nelle solennità mag-<br />

giori. Ma avendo prescelto il <strong>di</strong>segno<br />

<strong>di</strong> Carlo Maderno, ingiunse che la<br />

detta parte inferiore del tempio si e-<br />

stendesse ancor più <strong>di</strong> quello che<br />

convenisse a forma <strong>di</strong> croce latina<br />

acciò i santi luoghi fossero interamente<br />

racchiusi nella nuova fabbri-<br />

ca, per non essere soggetti a profa-<br />

nazione. Ad<strong>di</strong> 21 febbraio 1606, si<br />

incominciò a <strong>di</strong>sfare il tetto della<br />

vecchia basilica, e si trovò un tra-<br />

ve <strong>di</strong> abete lungo centotrentatre<br />

palmi, il quale sosteneva una parte<br />

del tetto della nave maggiore. Di<br />

poi, ai ig marzo, si principiò la<br />

demolizione dei muri ove incomin-<br />

ciano le due cappelle del ss. Sagraniento<br />

e del coro, e agli 8 marzo<br />

dell'anno seguente 1607 si scavarono<br />

per sessanta palmi le fondamen-<br />

ta, laonde ai - maggio fu posta la<br />

prima pietra della giunta, dal Car-<br />

<strong>di</strong>nal Evangelista Pallotta. Proseguendo<br />

felicemente 1' e<strong>di</strong>fizio, ai io<br />

febbraio 1608, monsignor Angelo<br />

Rocca sagrista pontificio ripose nel<br />

portico la pietra fondamentale. La<br />

facciala e il portico furono termi-<br />

,

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