Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 12.pdf - Bibliotheca ...

CHI
colle rendite della camera Aposto-
lica ai bisogni della basilica, non essendovi
presso gli altarisli somme
bastanti pe' suoi risarcimenti : laon-
de si fanno ascendere ad ottanta-
mila fiorini i denari spesi da Be-
nedetto XII pei risarcimenti della
basilica. Per quanto poi spetta alle
oblazioni fatte all'altare di s. Pietro,
ai sovrani die furono divoti della
tomba de' principi degli apostoli , e
all' obbligo che hanno i vescovi ed
altri di visitarla, si leggano gli articoli
Limixa Apostolorum, e Denaro
di s. Pietro, specie di annuo
tributo, che gì' inglesi pagavano al-
la tomba del s. Apostolo , mentre
all'articolo Stati tributari delia
santa Sede, si dice che tali omaggi,
e donazioni furono fatte in questo
luogo, e in modi solenni.
Degno è ancora di somma venera-
zione l'altare di s. Pietro, perchè molli
santi Pontefici vi hanno celebrato, e
tuttora vi celebrano i loro successori
Avanti di esso si faceva anche la
professione di fede dagl' imperatori
cattolici sì dell' oriente che dell' occidente.
Sul medesimo si pongono
a sedere i Sommi Pontefici appena
eletti per ricevere dai Cardiuali la
terza ubbidienza di adorazione, dopo
la quale vengono riconosciuti
per tali da tutto il popolo. Da que-
sto altare, o confessione si pigliano
i palili pontificii, insegna propria dei
Papi, poi concessa ai patriarchi, arcivescovi,
e a qualche vescovo. Qui
sopra giuravano fedeltà i governa-
tori del patrimonio di s. Pietro , e
i gonfalonieri di s. Chiesa, promet-
tendo ubbidienza; locchè fecero eziandio
gli arcivescovi, e i vescovi. Que-
sta confessione ed altare furono ar-
ricchiti da preziosissimi doni , dalla
pietà de' principi , e de' popoli. In
C5-.0 sempre arsero molti lumi , e
CHI 2 3g
per ordinario centocinquanta. Ma
nelle maggiori solennità, e nei dì del-
le stazioni, ne' quali si aggiungevano
duecento cinquanta lampade, se
ne accendevano ancora in gran quan-
tità e per tutta la chiesa, nei por-
tici e nelle scale, oltre il gran faro
o candelabro di Adriano I, che sta-
va avanti il presbiterio con trecen-
to settanta candele, per cui si vuo-
le che gli altri lumi , oltre quelli
del candelabro, ascendessero a due
mila trecento sessanta o settanta.
Quei lumi stavano in lampade , e
simili istromenti chiamati lari, can-
tari, cerostrati, corone, delfini, leo-
ni, licnuchi , e lucerne : anzi si \d
menzione di un altro grandissimo
candelliere, che reggeva tanti lumi
quanti sono i giorni dell'anno. Poi
parleremo della croce che illumina-
va la basilica le sere del giovedì,
e venerdì santo. Va rammentato
pure che tali lumi ardevano con
olio odoroso di spico, e persino col
balsamo, giacché si legge presso s.
Pier Damiani ed altri, che nelle
parti di Babilonia la sede Apostoli-
ca possedeva alcuni patrimonii, dai
quali ricavava ogni anno tanto balsamo
per le lampade, che ardevano
innanzi alla confessione. Coll'olio, il
quale serve a far ardere le lam-
padi intorno al sepolcro di san
Pietro, Dio operò pei ineriti del
primo suo vicario molti miraco-
li , dandone certa testimonianza s.
Gregorio I, perchè ne trasmise
un vasetto alla regina de' longo-
bardi Teodolinda. Si ha poi, che
s. Bonito vescovo di Armenia, es-
sendosi recato a Roma alla visita
de' sagri li mini, portò al suo vesco-
vato un' ampolla di tal olio , e gli
infermi che unse con esso ricupe-
rarono la sanità.
Tanta fu la venerazione per que-