Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 12.pdf - Bibliotheca ...

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160 CHI diaspro orientale , che adornano il tabernacolo : nella cappella dei San- tacroce, disegno, e scoltura dell'Al- gardi, si venera la miracolosa immagine di s. Maria della Scala. Nel- le cappelle, e nel coro, oltre altri buoni dipinti, marmi , e statue, vi sono commendevoli opere del padre Luca Fiammingo carmelitano, e celebre pittore. Nella domenica in Ai- bis in questa chiesa avvi la stazio- ne. In ogni biennio, ed ai i5 otto- bre per la festa di s. Teresa, il magistrato romano fa a questa l'o- blazione del calice d'argento, e delle torcie di cera. S. Maria del Sole. V. S. Maria IN CoSMEDLV. S. Maria del Suffragio, dell'arci - confraternita, della B, V. del Suf- fragio. Vedi. In ogni quadricnno il magistrato romano, nella prima domenica di novembre, olire a questa chiesa un calice di argento, e le torcie di cera. S. Maria in Traspontina , titolo Cardinalizio , con parrocchia, in cura de' religio sì Carmelitani cal- zati, nel rione. Borgo. L' antica chiesa chiamavasi di s. Maria in portico, o in capite por- ticus, perchè ove stava incominciavano i portici , che conducevano a s. Pietro , fu delta ancora in capite Pontis, per essere al di là del ponte s. Angelo verso il campo vaticano, e perciò si chiamò anco Traspada- na, Traspadina, e Traspontina; poi chiamossi lungo la via Alessandrina, perchè Alessandro VI raddrizzò la strada, ora delta Borgo nuovo (Vedi); ove sta la nuova chiesa. Adriano I, fiorito l'anno 772, edificò l'antica CHI vicino alla mole Adriana, ossia Ca- stel s. Angelo, dove ora è la fossa coi baloardi dell' istessa fortezza, nel capo della strada che santa una volta chiamavasi, ed anco via Martyrum, et cairaria sancla, pei mol- tissimi martiri, i quali per essa passavano , quando erano condotti al martirio negli Orti , e cerchio di Nerone. Presso questa chiesa vuoisi che morisse Pasquale II ai 2 1 gennaio 1 1 1 8 , donde il suo corpo fu por- tato a seppellirsi nella basilica lateranense. Eletto a di lui successore ai 2 5 gennaio Gelasio II, Cactani, dal palazzo lateranense quivi si ri- tirò ai 2 marzo per fuggire le violenze dell'imperatore Enrico V; quindi su d' una barca fuggi alla sua patria Gaeta. Celestino III, ai 1 5 maggio 1194» consagrò l'altare de' ss. Pietro e Pao- lo , riponendovi molte reliquie, fra le quali voglionsi compresi i corpi de' ss. martiri Basilide , Magdalo, e Tripodio. Evvi tradizione, che le due colonne dell' altare sieno quelle del carcere Mamertino , ove furono legati, e battuti i due principi degli apostoli , essendo il marmo venato di color bianco e rosso. Di esse eruditamente parla il Piazza Gerarchia, pag. 65S. In progresso nella chiesa venne eretta una col- legiata di canonici, con arciprete per prima dignità, come ricavasi da una bolla di Paolo II. Già Adriano I l'avea dichiarala una delle tre dia- conie, non però Cardinalizie, ed ecco come di essa si esprime Anastasio Bibliotecario, parlando di tal Papa : Hic coangelicus vir divina inspira- tione. ignitus, constituit diaconias tres etc; aliain vero intemerata Domina; nostra; Maria; , qua; sita est foris portam b. Petri apostoli in caput poiticus. ,
CHI Assunto al pontificato Innocenzo \ III, che nel Cardinalato era stato proiettore de' carmelitani, non solamente arriccili l'Ordine di privilegi ed onori, ma gli concesse la chiesa di s. Maria in Traspontina co' suoi diritti, prerogative e rendite, le quali aumentò, come si legge nella sua bolla, IV ictus novemb. an. 1484. Ma dipoi "volendo Pio IV fortificare la città Leonina, il borgo, e il Ca- stel s. Angelo, ai 23 agosto i565, ne ordinò l'atterramento per aprire nel suo sito le fosse per alzarvi i ripari di detto castello, avendo però anteriormente, agli 8 maggio i56i, fatta gettare la prima pietra nel luogo ove ora in un col con- vento si trova. Altri però dicono che, successo a quel Pontefice s. Pio V, questi con bolla de' 1 8 febbraio 1 566, diede incominciamento alla nuova fabhrica, benedicendone la prima pietra. Questa, insieme ad alcune me- daglie di argento, fu collocata formalmente ne' fondamenti dal Car- dinal Guido Ferreri vice-protettore dell' Ordine carmelitano , in luogo del protettore Cardinal s. Carlo Bor- romeo, che trovavasi alla sua sede di Milano. Assistette alla funzione il Cardinal Bonelli, detto 1' Alessan- drino, nipote di s. Pio V, con gran concorso di popolo , e sparo delle artiglierie di Castel s. Angelo. Di poi si rinnovarono tali dimostrazioni di giubilo, quando agli 8 febbraio 1587 nella domenica di quinquagesima dalla vecchia alla nuova chiesa fu trasportato in processione il ss. Sa- gramento, insieme ad una miracolosa immagine della ss. Vergine, che si vuole portata dal monte Carme- lo da alcuni carmelitani, ad un di- Aoto Crocefisso, unitamente alle reliquie de' santi, e alle due menzionate colonne. Poscia, ai 1 3 aprile, il Pon- vol. xu. , CHI ,(,, tefice Sisto V dichiarò la nuova chiesa titolo Cardinalizio, che pel primo conferi al Cardinale Giovanni Men- doza, spagnuolo, da lui elevato alla porpora ai 18 dicembre del medesimo anno; ed essendo morto nel 1093, in tal anno Clemente VIII la diede al celebre Francesco To- ledo, il primo gesuita esaltato alla dignità Cardinalizia. Il Cardinal Giacomo Corradi, creato da Innocenzo X nel i655, e fatto titolare di questa chiesa, allorché morì nel 1666, le lasciò la metà della sua eredità. Attualmente n' è titolare il Cardi- nal Placido Maria Tadini , arcivescovo di Genova, del medesimo Or- dine de' carmelitani dell' antica osservanza. Vedi. Ne furono architetti Francesco Pepparelii, e Ottaviano Marchesino, il quale la terminò colla tribuna , cupola, e coro, e Gio: Sallustio, fi- glio di Baldassare Peruzzi forni il disegno per la facciata , cui diede compimento il Mascherino. Dice il Piazza, che la demolizione dell'antica chiesa si effettuò interamente soltanto nel 1637, dopo che furono compiuti 1' altare maggiore , e le ale della crociera, mentre la cupola ebbe termine nel 1668. Il tabernacolo di marmo del detto altare maggiore , ove si venera l' immagine della b. Vergine , ricco di marmi, di metalli dorati, e di statue, con suo disegno dal Fontana fu perfezionato nel 1674, per cui Clemente X, accompagnato da molti Cardinali, si recò a visitarla ai 2 3 dicembre. Anche altri Pontefici andarono a questa chiesa , massime nell' averla stabilita per visita di qualche giubileo straordinario, e in quello dell'anno santo. Clemente XI vi si recò nella grande inondazio- ne del Tevere, avvenuta nel 1702, 1 i
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