Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 12.pdf - Bibliotheca ...

CHI
» tizio viene chiamato Meta ; o
» quella (il che ha più del verisi-
» mile) vicino al sepolcro di Adria-
» no, la quale era ancor essa a gui-
•5 sa di piramide alta quanto il det-
» to sepolcro, detta similmente Me-
» ta o sepolcro di Romolo, o di
» Scipione, con voce impropria chia-
» mata ancora da Benedetto cano-
-> nico Terebinto di Nerone, per un
» albero di tal nome, là vicino ".
V. il Dionisio p. 196.
Ordinò inoltre il zelante Papa Ni-
colò 111, che non potessero godere ta-
li porzioni i canonici che non fos-
sero in sacris, e quelli che non ri-
siedessero nella basilica. A questi
però Nicolò III accordò la distribu-
zione quotidiana , senza aver voce
nel capitolo e stallo in coro, e se
volevano, potevano servire la basi-
lica esercitando gli ordini minori.
Con queste salutari provvidenze, Nicolò
III assicurò alla mensa un mezzo
per accrescere le sue rendite, affine
di poter aumentare i canonici sino
al numero di trenta. A Nicolò III
si deve pure l' istituzione dei bene-
fiziati nella basilica vaticana. All'isti-
tuzione dei beneficiati in tutte le
chiese diede origine la negligen-
za, o le occupazioni dei canonici, i
quali distratti da altre cure non ri-
siedevano nelle loro chiese, per cui
a servirle si supplì coli' erezione di
questo nuovo ordine di ministri ec-
clesiastici. Sebbene però il motivo
fosse da per tutto il medesimo, non
fu eguale la condizione di simili
prebendati minori, né il nome, giac-
ché in alcuni luoghi si dissero Fi-
enili, dalle veci dei canonici che sos-
tenevano , in nitri Assisi, dall' ob-
bligo di residenza, ed in altri Por-
zionarii, e Beneficiati, dallo porzio-
ni, beneficii che ottenevano, e in
altri Cappellani, dalle minori cap-
CHI 3n
pelle al servizio delle quali erano
deputati. Taluni avevano per mer-
cede le sole vettovaglie, taluni la
metà di una porzione canonicale, e
taluni erano stipendiati da ciascun
canonico per supplire alle sue veci,
per cui impropriamente certi cano-
nisti li chiamarono senatori de' cano-
nici, con vocabolo affatto inconve-
niente ad un ecclesiastico. Ben di-
versi da questi furono i beneficia-
ti istituiti da Nicolò III nella ba-
silica vaticana, i quali benché fosse-
ro costituiti in un grado minore eh
canonici, ciò non pertanto furono
considerati, come i canonici, Servi-
tori della Chiesa, e furono stabiliti
per supplire o all' assenza, o alla
scarsezza del numero de' canonici
stessi. Ordinò pure Nicolò III, che
prima di aggiungere gli otto cano-
nici per formare il numero di tren-
ta, si compisse l' istituzione di tren-
ta beneficiati, ognuno dei quali do-
veva percepire la metà della por-
zione canonicale ; ma non poteva
essere ammesso, né aver voce in ca-
pitolo, fuorché nel caso, che si trat-
tasse di alienare beni immobili, o
diritti appartenenti alla basilica, sta-
bilendosi che il loro numero fosse
eguale nella votazione a quello dei
canonici, e che avessero la preferen-
za gli anziani. L' istituzione poi, o
nomina dei beneficiati, si volle che
appartenesse (quando non erano af-
fetti alla Sede apostolica ) al Cardi-
nal arciprete insieme al capitolo
per alternativa di settimane, cioè
una all'arciprete, l'altra al cano-
nico di turno. La giurisdizione sui
beneficiati venne dal Papa concessa
all'arciprete, e venne comandato
ai beneficiali di prestare ogni onore
e venerazione ai canonici come
maggiori.
Tornando ora alle porzioni, e di*
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