Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 12.pdf - Bibliotheca ...

n6 CHI
ascendervi faceva duopo salire undi-
ci gradini; il perchè divenne il piti
alto delle basiliche di Roma. Inol-
tre Pasquale I donò molte suppel-
lettili, arredi sacri, ornamenti, e al-
tro , che l' Anastasio fa ascendere a
centoquarantanove libbre d' oro , e
milleduecento venticinque d'argento.
Tal prodigiosa quantità di donativi
sembra incredibile; ma pure gli au-
tori sono concoidi in affermarlo, anco
in favore delle altre chiese di Roma.
Dalla lavorazione dei quali si può
trarre indubitato argomento, non es-
sersi in que' secoli del medio evo
del tutto spente tra noi le arti ; e
se le vicende de' tempi, la poca cu-
ra di tanti tesori, e più ancora l'a-
vidità degli uomini non ci avessero
defraudato di sì preziosi monumenti,
ne potressimo ammirare i pregi, e
giudicare se realmente 1' ignoranza,
e la rozzezza furono quali vengono
descritti.
San Gregorio IV, che ascese la
cattedra apostolica neh' 827, vi fece
un ciborio d'argento, di libbre quat-
trocento, ed alcune corone d'oro di
libbre dieci, con altri ornamenti di
drappi d'oro, ingiojellati di pietre
preziose. Benedetto X antipapa, dopo
che fu deposto dal concilio di
Sutri, nel io5g, visse ed abitò ab-
bietto presso questa basilica, ove poi
fu sepolto fra gli altari del Prese-
pio, e di s. Girolamo. In questa
cappella del Presepio , nell' anno
1076, mentre vi celebrava nella
notte del santo Natale, il santo
Pontefice Gregorio \ II, certo Quinzio,
o Cencio, partigiano di Enrico
IV, empiamente assalì con gente arma-
ta la chiesa , fece strage del popolo, e
giunto all'altare ferì gravemente il
Papa, e spogliatolo sacrilegamente
delle sacre vesti, lo portò prigione in
sua casa, donde poi fu liberalo dal
CHI
popolo romano, che avrebbe ucciso
1' assassino , se Gregorio VII non
avesse preso a proleggerlo. Insorto
dipoi nel 1 1 3o contro Innocenzo II,
l'antipapa Anacleto II, per sostenersi
nell'usurpata dignità, derubò gran
parte dei tesori della basilica.
Dopo i suddescritti ristauri ed
abbellimenti, le cose degne di osservazione
si devono ad Eugenio IH,
creato Papa nel 1 i4^, il quale inol-
tre edificò un bel portico con otto
colonne di granito, e l'ornò di ec-
cellentissimi mosaici, in cui fere
rappresentare 1' istoria dell' origine
della basilica, e la neve caduta nelle
sua area, come ho letto nel celebre
mss. del Bianchini, che si conserva
nell'archivio di essa basilica. Il mo-
saico esprimente quel fatto è il più
antico documento, che si abbia della
pia tradizione sulla caduta della
neve. Tultociò Eugenio IH fece per
la tenera divozione, cui nutriva
verso la b. Vergine , e per la pro-
pensione verso questa basilica. Il
marmo dell'architrave, in cui dai
versi scolpiti si rilevano tali beneficii,
ora si vede nel cortile, che mette
alla nuova sagrestia. Gregorio XIII
rinnovò il medesimo portico Euge-
niano nel 15^5, della qual'epoca di
Eugenio III è il nobilissimo pavimen-
to della nave di mezzo, intarsiato di
pietre dure, e di un vago lavoro fat-
tovi a spese di due nobili romani,
Scoto, e Giovanni Paperoni, ove i me-
desimi ebbero sepoltura. Il Cardinal
Paolino Scolari romano, educato presso
questa basilica, di cui fu pure canoni-
co, come divenne vescovo di Pale-
strina, fabbricò un palazzo presso
la medesima per sé, e per i futuri
vescovi prenestini, il qual palazzo,
dopo che nel 1 1 87, fu eletto Papa
col nome di Clemente III , donò ai
canonici, Poco dipoi furono falti, o