Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 12.pdf - Bibliotheca ...

2 3 2 CHI
nel luogo, cioè, ove vuoisi che s. Pie-
tro fosse crocefisso. Fu detto que-
sto monte Gianicolo perchè fu de-
dicato a Giano, inventore del vino,
e custode delle porte, le cpiali con
vocabolo latino diconsi Januae, e
quivi dicono gli storici fu sepolto
Giano perchè edificò questa parte di
Roma a fronte del Campidoglio ;
luogo che dicesi abitato anco dal
re Saturno. Né sembra vero che ivi
fosse pure tumulato l' altro re di
Roma Numa Pompilio. Fu detto il
Monte aureo dalla vicina ed anti-
ca porta Aurelia, e in appresso Moli-
torio ossia Monte d'oro dal colore
giallo dell'arena e sabbia di cui è
formato questo colle, uno de' sette
celebri di Roma. Altresì fu chiamato
in Castro aureo, dagli a\ an-
zi della suddetta rocca, che un tempo
guarnivano la sommità del mon-
te. Sostengono alcuni che 1' orìgine
della chiesa sia Costantiniana, dac-
ché Costantino imperatore edificolla
ad istanza di s. Silvestro I, come
quello che eresse chiese ove seguì
qualche cosa di memorabile. Per
tale la riconobbe la visita apostolica
nel 1628 sotto Urbano Vili,
con quelle parole , che riporta il
Piazza a pag. 664 della sua Ge-
rarchia. Questo erudito scrittore, a
pag. 663, descrive interessanti no-
tizie sulla chiesa antica, che ivi esi-
stette dedicata a s. Maria in Ca-
stello Aureo, e che fu una delle
venti abbazie privilegiate di Roma,
il cui abbate assisteva il Sommo
Pontefice nelle solenni funzioni e
pontificali. Il p. Casimiro da E.oma,
Meni, istor., nel riportare i di-
versi cataloghi delle abbazie privi-
legiate di R.oma, dice che il Panci-
roli sostiene, che quivi era quella
di s. Maria in Castro Aureo , ma
che il Martinelli crede essere quella
CHI
ove al presente è la Chiesa eli s.
Caterina de' Funari. La chiesa di
s. Pietro Molitorio fu detta ancora di
s. Angelo in Janiculo, in un censua-
le dell' archivio del capitolo di s.
Pietro , nominandosi : Parochia s.
Angeli in Genocelo (invece di dire
in Janiculo ) de regione Transtiberini.
Cencio Camerario la chiamò
s. Angelo in Ginocchia. Lo stesso
Piazza cita gli autori, i quali sostengono
la pia tradizione, che mentre
ivi il santo apostolo stava penden-
te in croce, gli apparvero due an-
geli a consolarlo , con due corone
di gigli e di rose; di che in memoria
fu eretta la chiesa in onore
degli Angeli.
Si chiamò ancora questo monte
Antipoli, e Vaticano, il perchè nac-
quero le diverse opinioni sul luogo
della crocefìssione di s. Pietro. Il
Martirologio romano ecco come si
esprime sul luogo ove il santo apo-
stolo patì il glorioso martirio : » B.o-
» mae natalis ss. Apostolorum Pe-
» tri et Pauli , qui eodem anno
» eodemque die passi sunt sub Ne-
» ione imper., quorum prior in ea-
» deva Urbe capite ad terrarn verso
» crucifixus, et in Vaticano juxta
»» viam triumphalem sepultus , to-
» tius orbis veneratione celebratili:
» Alter vero gladio auimad versus,
» et via Ostiensi sepultus, pari ha-
:> betur honore ". Patì adunque s.
Pietro il supplizio della croce in
quella sommità del monte Gianico-
lo o Vaticano, che sovrastava alla
Naumachia, situata al basso presso
il Tevere, e fu sepolto neh' estrema
parte del Vaticano, vicino alla qua-
le erano gli orti di Nerone , e il
circo pei cavalli, ec.
Senza mentovare i gravi scrittori, i
quali sostengono la crocefissione di
s. Pietro sul Gianicolo, ciò che aliti
,