Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 12.pdf - Bibliotheca ...

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2 8 cui bilica. La sagrestia de'canoniei, eretta da Eugenio IV, fu ornata da Papa Clemente Vili con pitture esprimenti le gesta di s. Clemente I. L'altare ha un quadro col crocefisso, la b. Vergine, e s. Giovanni, e da ultimo il Papa regnante vi ha fatto il pavimento di marmo. Degna di osservazione è anco l'altra piccola sagrestia a sinistra di questa canonicale, eretta in forma di cappella dal canonico Paolo Boccardini di Bergamo, ov' è un'immagine della ss. Vergine col Bambino, e s. Gio. Battista, disegno originale in carta di Raffaele Sanzio. Tornando a parlare dell'interno della chiesa, nella prima nave a destra, vi sono le quattro seguenti cappelle; i.° Della Concezione, dei ss. Barbato, Fedele da Sigmaringa, e Giuseppe da Lionessa; i.° di san Gio. Nepomuceno, attualmente in costruzione, riedificata sontuosamente con magnifico sotterraneo dalla summentovata famiglia Torlonia, con architettura di Quintiliano Raimon- di ; 3.° Dei principi Massimo delle Colonne dedicata al Crocefisso, a s. Giovanni, ed alla Maddalena; 4-° Di s. Giovanni Evangelista, presso la quale si vede il deposito del Cardinale Antonio Martin de Chaves, il quale morendo nel i4Ì7j lasciò alla basilica diversi donativi, e la tenuta chiamata Trigonia, fuori della porta Ostiense, di quattrocento cinquantacinque rubbia di terreno. Nella nave seconda a destra, o intermedia, vi sono alcune memorie sepolcrali, e il dipinto di Giotto, che rappresenta Bonifacio Vili, il quale pubblica il giubileo da lui rinnovato. Sono ri- marchevoli i depositi di Silvestro II, eretto da Sergio IV creato nell'anno 1009, quello di questo medesimo Pontefice, e l'altro di Alessandro III. Riguardo alle navi laterali a si- CHI nisba, nella nave prima vi sono le cappelle; r.° di s. Ilario vescovo, la cui immagine fu dipinta a fresco da Guglielmo Borgognone. Questa nobile cappella fu eretta da Ilario Maini nobile di Parma, beneficiato della basilica, nell'anno 1587. I cappellani beneficiati deputati di essa, chiamati llariani dal fondatore, hanno la facoltà di scegliersi a loro bene- placito \\\\ Cardinal protettore, pri- vilegio concesso loro nell' erezione da Sisto V, e confermato a'i3 agosto i5qi con breve di Gregorio XIV. Da una porlicella di questa cappella si entra nell'antico chiostro del mo- nistero de* canonici regolari lalcranensi , ove sonovi pregiati marmi, ed antiche memorie; 1." La cappella dei principi Lancellotti dedicata a san Francesco; 3.° Quella già dei Santori, e dal Cardinal di s. Seve- rina appellata con questo nome, o del Crocefisso per quello, che ivi si venera, forse di Stefano Maderno. Dipoi passò in proprietà dei Ceva, quindi dei Godoi; 4-° La cappella dell'Assunzione della b. Vergine e dei ss. Domenico, e Filippo Neri, la
CHI urna di porfido le ceneri del Pon- tefice fondatore , mentre nel sotterraneo riposano quelle della principesca famiglia Corsini, avente un altare colla b. Vergine col figlio morto nel seno, gruppo di marmo stimato. Clemente XII dotò di molte rendite questa insigne cappella, e vi institiù quattro cappellani, che ob- bligò al servizio del coro, come gli Uariani, coli' autorità del pontifìcio breve, Inter multiplices 3 emanato nel 1734, in cui ne riserbò il ius patronato alla sua casa Corsini , di- chiarandone protettore il Cardinal arciprete, in mancanza di un Car- dinale della famiglia, e gli concesse diversi privilegi. Finalmente nella nave seconda intermedia, vi sono alcuni depositi di celebri personaggi. Il portico Sistino dà ingresso dalla parte di settentrione alla basilica per tre porte, che sono le più fre- quentate, una delle quali si apri da Gregorio XI, che la decorò di no- bili marmi , e vi collocò due leoni di marmo bianco, che poi Sisto V trasferi alla fontana da lui eretta sulla piazza di Termini. Chiamasi Sislino perchè edificato da Sisto V con disegno del Fontana, e nella parte superiore è decorato, come l'altro, di pitture del vecchio e nuovo testamento. Finché non fu eretta l'altra loggia, i Pontefici da qui com- partivano la solenne benedizione. Nel portico inferiore evvi la statua in bronzo di Enrico IV re di Fran- cia, eretta dal capitolo coll'opera del Cordieri, detto il Franciosino, in ri- conoscenza per l'abbazia di Clairac da lui donategli nella diocesi di Agen, con diploma de' 22 settembre 1604. Ma in progresso di tempo essendo stata soppressa l' abbazia , i re di Francia, che vengono riguardati per benefattori della basilica, pagano ven- CHI 29 liquattro mille franchi all'anno a vari canonici beneficiati , che essi nominano. Su questo argomento va letto quanto scrisse il Cancellieri nel suo Caenotapliium Leonardi Antonelli Cardinalis archipresbyteri protobasilicce laleranensis 3 pag. 36. Pontefici sepolti nella basilica lateranense. La prima memoria, che intorno a questo si abbia, rimonta all'anno 903, nel quale essendo morto Leone V fu sepolto in questa basilica. Secondo il Ilasponi, presso Papebrochio in Propyleo , p. i55, n. ir, nell'anno 911, vi fu tumulato Ser- gio III. Nel 928 venne in essa seppellito Giovanni X, nel 936 Giovan- ni XI, nel 936 Agapito II, nel 964 Giovanni XII , nel 9-4 1 antipapa Bonifacio VII, nel 998 l'antipapa Giovanni XVII. Silvestro II vi fu sepolto nel roo3,ed il Xovaes nella di lui vita riporta il magnifico epitafìo, che gli pose al sepolcro Sergio IV, e che ancora è esistente. Xel medesimo anno ebbe sepoltura nella basilica Giovanni XVIII, come afferma Giovanni diacono nel libro della Ba- silica lateranense. Xel 1009 vi fu tumulato Giovanni XIX, ma il p. Giacobbe nella sua Bill. Pont. pag. 336 dice, che venne sepolto nel Vaticano , con un epitafìo in versi eh' egli prese dal Vegio . Neil' anno io 12 vuoisi sepolto in questa basilica Sergio IV , non lungi dall'oratorio di s. Tommaso , benché altri dicono, che riposi nel Vaticano. Xel 1073 vi fu tumulato Alessandro II, nel 1099 Libano II, sebbene il Papebrochio pretenda lo sia stato nel Vaticano, nel 11 18 Pasquale II, nel 1 r24 Calisto II, nel 1 i3o Onorio II, nel ii43 Innocenzo II, che
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