Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 12.pdf - Bibliotheca ...

CHI
farvi l'offerta di un paliotto di seta,
di velluto, o di altro drappo, ovve-
ro di una pianeta egualmente di
drappo, e quindi assistere alla mes-
sa solenne, dopo la quale un alunno
del collegio Salviati pronunzia
un'orazione. Prima ed ogni anno
nella festa del santo titolare ai 20
settembre, lo stesso senato romano
faceva l'oblazione di un calice di
argento con torcie di cera , ma ora
lo fa soltanto ogni dieci anni.
In progresso di tempo, e per la
straordinaria inondazione del Teve-
re, accaduta nel pontificato di Clemente
Vili, rovinò l'antico importante
archivio, e la chiesa di mol-
to softrì. Laonde con esemplare generosità,
il canonico di essa, don
Flaminio Moroli di s. Quirico, dio-
cesi di Camerino, ne intraprese la
riedificazione dai fondamenti, con
disegno dell' architetto Cesare Crovara,
o, come altri lo chiamano,
Antonio Canevari, concorrendovi pu-
re il capitolo, e ponendovi la prima
pietra ai 1 settembre 1701, con
autorizzazione del Cardinal vicario di
Roma, l' arciprete della collegiata
Ferdinando Cacciaguerra. Ha questa
chiesa un portico, sostituito all'an-
tico, con colonne e capitelli di or-
dine ionico. L'antico campanile, che
vi è contiguo, secondo alcuni, ha
le campane della distrutta città di
Castro. Saranno esse forse quelle
del comune, o di qualche chiesa
principale di quella città, dappoiché
il Cancellieri nelle sue Compone a
pag. 36, e nel suo Mercato, ove fa
la storia della chiesa di s. Agnese
a piazza Navona, dice a pag. 117,
che le campane della cattedrale di
Castro, furono per ordine di Inno-
cenzo X trasportate in Roma, e po-
ste sopra un ingegnoso castello di
legno, acciocché il moto non orfen-
CHI i3
desse la muraglia della detta chie-
sa da lui edificata. Alcuni altari del-
le cappelle hanno buoni quadri,
ed il maggiore, architettato dal Sal-
vi, discepolo del Canevari, fu eretto
dalla munificenza del Cardinal Cor-
sini nipote di Clemente XII, dia-
cono di questa chiesa, che lo fece
decorare di bronzi dorati, di magni-
fici candellieri, e pose il corpo di
s. Eustachio in preziosa urna di
porfido rosso, dopo averne fatta la
solenne ricognizione nel i73q, alla
cui processione intervenne il sagro
Collegio. 11 capitolo è composto di
sci canonici di prima erezione, e di
tre di seconda erezione, e di nove
beneficiati, cioè quattro di prima,
e cinque di seconda erezione. I
canonicati di prima erezione sono
nomina del Cardinal diacono ,
quelli di seconda spettano ai ca-
nonici di prima erezione. I bene-
ficiati poi parte sono nominati dal
Cardinal diacono, e parte dai ca-
nonici di prima erezione, s'intende
quando il canonicato, o beneficiato
non sia affetto alla Santa Sede ,
nominando allora il Papa. Il p. Atanasio
Rircher scrisse VHistoria Eu-
stachio-Mariana etc, Romae 166 5".
Le prime quattro parti di questo
libro ci presentano la storia della
famiglia detta di s. Eustachio, e
molte notizie ci somministrano dei
diversi rami della famiglia Conti
ricavate dal Zazzara. La quarta par-
te poi, cioè l'ultima, tratta della
storia di questa chiesa.
Ss. Faustino e Giovita de* Bre-
sciani. V. Beescia.
S. Francesca Romana. V. Chiesa
di s. Maria Nuova.
S. Francesco a monte Mario. V.
GiROLAMiNi, a' quali appartiene.