Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 12.pdf - Bibliotheca ...

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3o CHI dopo sette anni fu trasportato nella basilica di s. Maria in Trastevere, nel ii 44 Celestino li, nel i i4^ Lucio li, nel ii)4 Anastasio IV. Rasperai, De basii. lai. pag. 77, aggiunge, che fu sepolto in un'urna di porfido, nella quale era slata sep- pellita s. Elena imperatrice, com' è pur citato da JNovaes. \ i fu ancora sepolto Alessandro III morto nel 1181 in Civita Castellana, e stato qui trasportato, ove Alessandro VII, di lui concittadino, gli eresse il suddetto deposito, con una lunga iscrizione riportata dallAldoino, Vit. Pont. t. IV, col. 722. JNel 1191 vi fu tu- mulato Clemente 111, e precisamente avanti il coro antico de' canonici ; nel 1 198 Celestino III, presso s. Maria del riposo, la cui cappella ora non esiste più, nel 1276 Innocen- zo V, nel 1 43 1 Martino V, e nel 174^ Clemente XII, trasferito dalla basilica vaticana. Avverte il Zacca- ria, nelle note al Lnnadoro, Rela- zione della corte, di Roma , t. II , pag. 29, che i Cardinali, che muo- iono senza essersi prescelto il sepol- cro, si seppelliscono ne' sepolcri dei loro antenati, ovvero ne' loro titoli e diaconie. Se poi fossero privi dei sepolcri gentilizi, o morissero avanti di avere ricevuto il titolo, o la diaconia, giova credere, che debbano essere seppelliti nella basilica lateranense, tale essendo sempre stato l'in- veterato costume. Canonici regolari, arcipreti } e capitolo lateranense. Questa basilica sino dalla sua ori- gine venne uuìciata dal clero secolare, che vi rimase sino al pontificato di s. Gelasio I creato V anno 492 , il quale pose alla custodia di CHI essa i canonici regolari (Fedi) di s. Agostino, che da questa basilica presero il nome di Lateranesi , o Lateranensi , o del ss. Salvatore. Poco dipoi, avendo i longobardi distrutto il celebre amnisterò di monte Cassino, ed essendo fuggiti i monaci benedettini in Roma sotto Gio- vanni III, il successore Pelagio II verso l'anno 578, li collocò nel monistero dei ss. Giovanni Battista ed Evangelista, e di s. Pancrazio con- tiguo alla basilica lateranense, ed ufficiarono anche essi la stessa basilica. Tuttavolta vi rimasero anche i canonici regolari, di che ne fa in- dubitata testimonianza s. Gregorio I, Dialog. lib. II, cap. 1. Vi durarono i monaci benedettini cento trenta anni, o poco più, dappoiché fu nel pontificato di s. Gregorio II, che l'abbate Petronace ricondusse a monte Cassino i monaci , lasciando di loro onorevoli memorie alla basilica, specialmente pegli uomini , che vi fiorirono in santità di vita e dottri- na, De monasteriis lateranensibu* > in tom. III, De secretariis veterum christianorum , et bas. vatic. p. 1 ^96, cap. io. In progresso di tempo Ales- sandro II, creato nel 1061 , mise sotto miglior forma di vivere i canonici regolari lateranensi, a' quali interamente fu di nuovo affidata la cura della basilica, ciocché confermò pure nel 1 1 06 Pasquale II, in una bolla nella quale si descrivono gli am- pli confini della parrocchia concessa ai medesimi canonici di s. Agostino. Quindi Innocenzo linci ii3o creò Cardinale diacono Guido, sanese, mi- nistro dell'altare di «mesta basilica, e nel 1 140 diede lo stesso onore a Guido di Castelficardo, pure mini- stro dell'altare lateranense. Di poi Ana>tasio IV nel 1 1 "4 arricchì di privilegi i canonici regolai*!, semina-
CHI rio di santi, di Pontefici, di Cardi- nali, e di uomini insigni in virtù e scienza; ma Innocenzo IV incaricò il Cardinal Stefano de IVormandis romano, di riformare nella disciplina alquanto rilassata, tanto i canonici di s. Giovanni in Laterano, che del capitolo vaticano. Assunto al pontificato Bonifacio A III, nel I2cj5, rimosse i canonici regolari di s. Agostino dal governo della basilica, ed in vece vi sostituì un capitolo di canonici secolari, con individui appartenenti a famiglie romane. Concedette loro 1' uso del- l'abito de' cappellani del Papa, il privilegio di non potere essere giu- dicati che dal Papa, esentolli dal servigio del coro ne' mesi di luglio, agosto e settembre, donò loro il palazzo, cioè le terme antoniane, col- li- sue ragioni ; unì al capitolo la chie;-a di s. Lorenzo Panisperna e l'abbazia di Ferenlillo con tutte le castella dipendenti, con giurisdizione di mero e misto imperio. Da questo tempo è di costante opinione il Raspoui, lib. II. De mìnistris divini cullusj etc, pag. 89, De Ar- chìpresbyteris , ec, pag. 96, che in- cominciassero il nome, l'uffizio, e la dignità di arciprete della patriar- cale basilica lateranense, sempre poi sostenuta da un Cardinale. Trovasi per altro un'epistola di s. Pier Damiani, scritta nel secolo XI ad un Cardinale con questa iscrizicne e titolo di arciprete : Pelio S. R. E. Cardinali latei anelisi , eanonicce ar- chipresbitero. Stima il Basponi che ciò avvenisse ne' tempi, in cui per la poca osservanza della disciplina ne' canonici regolari, vi fossero desti- nati uno o più Cardinali per arcipreti, per la riforma di essi. Quelli erano i tempi appunto in cui s. Pier Damiani con ardente zelo procura- , CHI 3i va l'emendazione de' costumi. Per- ciò si legge nel ÌNovaes tom. III , pag. 69, che Eugenio HI nel 1 x5s ( n ò Cardinale Bernardo , canonico regolare di s. Frediano di Lucca ed abbate del monistero lateranense, nominandolo eziandio arciprete della basilica. Anzi aggiungiamo coll'autorità del Crescimbeni, che prima del suddetto Pietro vi erano stati altri arcipreti, e prima di lui vi fu Eugenio remano, che nell'824 divenne Paj a Eugenio II. Prima che Bonifacio Vili togliesse ai canonici regolari il governo e la resilienza di questa basilica, chiama- vasi il loio capo o lettore, col titolo di priore; ma nell'istituzione della canonica secolare, sosti tifi al capo del caputolo il titolo di arciprete. 11 primo, che fosse onorato con questo decoroso grado, fu il Cardinale Gherardo Bianchi parmi- giano del titolo de' ss. XII Apostoli, poi vescovo di Sabina, uomo di pro- fonda scienza legale, il quale consa- grò l'altare di s. Maddalena della basilica, e quivi fu sepolto nel i3oo. Gli altii suoi successori sono i se- guenti, fra' quali cinque, come si vedrà, furono assunti al pontificato, e di tutti ai rispettivi articoli delDi- zionario vi sono le biografie, dalle quali si rileverà se erano stali prima canonici della stessa basilica. Piati o T alenano Dui agitevi a di Piperno. diacono Cardinale di santa Maria JNuova , viee-cancelliere di s. Chiesa, mcrto nel 1 3 o4, ovvero sot- to Clemente \. Pietro Colonna, romano , diacono Cardinale di s. Angelo, dopo esserlo stato di s. Eustachio, secondo ÌNlovaes, tini. 1\ . pai;. 53. O egli, o lo zio Jacopo fu arciprete di s. Gio. in Laterano, fatto da Clemente "S . Ter- 11. ino i suoi gioliti nel 1 325. ,
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