Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 12.pdf - Bibliotheca ...
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78<br />
CHI<br />
Questa chiesa <strong>di</strong> s. Luigi è officiata<br />
da do<strong>di</strong>ci regi cappellani francesi,<br />
compreso il superiore. Vi si celebra<br />
la testa del giorno onomastico del<br />
re de' francesi, e a's5 agosto quella<br />
<strong>di</strong> s. Lodovico IX re <strong>di</strong> Francia, con<br />
cappella Car<strong>di</strong>nalizia (Fe<strong>di</strong>); ma<br />
non ha guari la sua cura parrocchiale,<br />
ch'era amministrata da un<br />
cappellano, fu trasferita nella chiesa<br />
<strong>di</strong> s. Maddalena dei padri ministri<br />
degl'infermi. V. Ridolfi.no Venuti,<br />
Di s. Luigi de'francesi, e del suo<br />
ospedale.<br />
S. Macuto, della confraternita dei<br />
Curiali. V. Curia. Romana.<br />
SS. Marcellino e Pietro a tor<br />
Pignattara, e s. Elesa del Capitolo<br />
latcranense con cura parrocchiale<br />
fuori <strong>di</strong> porta maggio-<br />
re, nel rione Monti.<br />
Nella via prenestina , o labicana<br />
nel ci mi ter io <strong>di</strong> s. Tiburzio, Costantino<br />
fabbricò una chiesa in onoro<br />
de' ss. Marcellino prete, e Pietro e-<br />
sorcista, ed in sontuoso mausoleo fu<br />
seppellita l'imperatrice s. Elena sua<br />
madre, per cui fu anche chiamato<br />
Ccemeteriuin ad s. Helenam ad duos<br />
lauros. Tre miglia fuori <strong>di</strong> tal por-<br />
ta trovasi la piccola chiesa de' ss.<br />
Marcellino e Pietro , cui è annesso<br />
quanto ci resta del mausoleo <strong>di</strong> s.<br />
Elena. Gli avanzi <strong>di</strong> tal mausoleo<br />
<strong>di</strong> forma sferica, eretto dal detto<br />
imperatore alla madre, ne' bassi tem-<br />
pi servi ad uso <strong>di</strong> torre, per cui il<br />
luogo ritiene anche oggi il nome <strong>di</strong><br />
torre, <strong>di</strong>cendosi pignattara, perchè<br />
conforme a molti e<strong>di</strong>fici dell' epoca<br />
costantiniana, nelle volte e nei mu-<br />
ri sono vi molte olle o pignatte, af-<br />
fine <strong>di</strong> rendere leggiere le volte, ed<br />
a risparmio nella costruzione dei imi-<br />
,<br />
CHI<br />
ri Nel mausoleo riposarono le cene-<br />
ri <strong>di</strong> s. Elena, finché sotto Anasta-<br />
sio IV vennero trasportate a santa<br />
Maria d'Araceli. La magnifica urna<br />
<strong>di</strong> porfido, che le racchiudeva, dal<br />
detto Pontefice si è posta nella ba-<br />
silica latcranense per <strong>di</strong> lui sepoltura ,<br />
e <strong>di</strong>poi fu collocata nel museo va-<br />
ticano.<br />
Nella chiesa antica de' ss. Marcel-<br />
lino e Pietro, vi è l'indulgenza ple-<br />
naria , e prima eravi la staziono,<br />
nella quale s. Gregorio I fece un'o-<br />
melia. Anastasio bibliotecario, nella<br />
vita <strong>di</strong> s. Silvestro I la chiamò basilica,<br />
<strong>di</strong>cendoci, che innanzi i due<br />
corpi de' ss. martiri ardeva balsamo.<br />
Onorio I, nell'anno 625, la rifece,<br />
ma venendo abbandonata nelle incursioni<br />
de' barbari, in uno al mau-<br />
soleo <strong>di</strong> s. Elena, cadde in tal ro-<br />
vina, che quando s. Nicolò I del-<br />
l' S58 voleva l'istaurarla, con <strong>di</strong>ffi-<br />
coltà se ne rinvennero gli avanzi ;<br />
il perchè <strong>di</strong>ce il Panciroli erano<br />
stati trasportati in Francia, o in Ma-<br />
stricht, come asserisce il Piazza nel<br />
Menologio, i corpi de' ss. Marcellino<br />
e Pietro due anni avanti tal'e-<br />
poca. In progresso <strong>di</strong> tempo accorse<br />
la munificenza <strong>di</strong> Urbano Vili a<br />
conservare la memoria dei due e<strong>di</strong>-<br />
fìci, dappoiché nel i632 li restau-<br />
rò, erigendo nel sito della chiesa<br />
de' ss. martiri una cappella, che con-<br />
segnò alla custo<strong>di</strong>a del capitolo <strong>di</strong><br />
s. Giovanni in Laterano. Venne po-<br />
scia stabilito il parroco pegli abitatori<br />
delle circostanti campagne.<br />
Il pavimento <strong>di</strong> questa chiesa viene<br />
formato da frantumi <strong>di</strong> marmo<br />
tolti dalle catacombe contigue , alle<br />
quali si <strong>di</strong>scende dal lato della sagrestia.<br />
Leggesi sulla porta una memoria<br />
del 1769 del Car<strong>di</strong>nale Ne-<br />
reo Corsini, che ne rese agevole<br />
l'a<strong>di</strong>to. Nei sotterranei della chiesa