Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 12.pdf - Bibliotheca ...

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persone de' vescovi , e talvolta in
quelle dei semplici canonici, per assenza,
infermità, o gravi incomben-
ze degli arcipreti, e terminarono nel
pontilicato di Giulio II, pacificatore
del capitolo.
Riconoscendosi necessaria una mi-
glior forma alla disciplina della ba-
silica, Sisto V nel creare arciprete
il Cardinal Pallotta, gli restituì la
potestà ordinaria, e le altre preemi-
nenze summentovate. Ma già Paolo
III aveva conceduto al suo nipote
Cardinal Alessandro Farnese, arci-
prete della basilica, una piena giu-
risdizione in tutte le cause civili, e
criminali di tutte le persone addet-
te alla basilica medesima con facol-
tà amplissime anco economiche, come
può leggersi nel bollano vatica-
no; autorità che al Cardinal Farnese
fu confermata da Pio IV, men-
tre Sisto V confermolla al predetto
Cardinal Pallotta, Paolo V al Car-
dinal Borghese, e Clemente IX al
Cardinal Barberini, finché Innocen-
zo XII la soppresse quando annul-
lò tutti i tribunali particolari, e Be-
nedetto XIV in gran parte ne rein-
tegrò gli arcipreti. JNon fu però lo
stesso della potestà ordinaria spiri-
tuale, la quale sino a' nostri giorni
fu sempre agli arcipreti conferita, e
confermata, giacché 1' arciprete vaticano
può dare «le dimissoriali a'suoi
sudditi per ricevere gli ordini, e a
questi può conferire la cresima in
tutto 1' anno. Agli altri poi non sud-
diti la può conferire nell' ottavario
della festa de" ss. Pietro e Paolo nella
stessa basilica.
Ritornando a parlare de' canonici
vaticani, conviene qui rammentarsi
che dopo 1' ottavo secolo due cagio-
ni furono quelle che cospirarono al-
l' istituzione de'canonici, cioè il ri-
lassamento della disciplina monasti-
CHI 3o 9
ca ne' monaci, e la moltiplicazione
degli ecclesiastici, i quali però dovettero
osservare in un comune
chiostro la vita canonica pe'motivi, che
descrive il Martorelli a p. i3o, non
meno per quanto dottamente scrisse
il Cardinal Garampi Memorie iste-
riche etc. V, l' articolo Canonico.
Tali due ragioni concorsero forse
nella basilica vaticana al nascimento
de' canonici, sebbene più tardi che
altrove, perchè la depravazione dei
monaci e del clero secolare si effet-
tuò più lentamente sotto la cura e
vigilanza de' Papi. Già nel secolo
duodecimo si trova nella basilica
una congregazione di canouici seco^
lari, e non più di monaci come prima,
la quale permetteva la proprie-
tà e 1' uso de' privati patrimoni!
con comune refettorio, e dormito-
rio. ÌNel medesimo secolo decimo secondo
s' introdussero, o si moltipli-
carono le distribuzioni ai canonici
in denaro nelle vigilie, per la be-
nedizione de'pallii etc. In esse bevevano
prima quel vino aromatico di
cui parlammo al § I dell' articolo
Cappelle Pontificie. Dei regolamen-
ti e sistemi de' canonici vaticani nel
secolo decimo secondo, delle distribu-
zioni generali, e dei diritti che il capi-
tolo de' canonici godeva sulle oblazio-
ni, e delle particolarità che spetta-
vano a ciascun canonico, va letto
quanto il Martorelli nella sua Storia
riporta alla pag. i38, e seg. edal-
la pagiua 1 4? e seguenti, in cui par-
la di molti usi, e costumi degli an-
tichi canonici.
Intanto la vita comune nel capi-
tolo vaticano tuttavolta si sospese
per mancanza di sufficienti rendite,
riserbandosi il refettorio per alcuni
tempi e solennità maggiori dell'an-
no, come dal comune dormitorio si
passò alle private celle, finché deca-
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