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e ne esperimento il celeste patroci-
nio. Benedetto XIII poi nel 1728
eonsagrò solennemente la chiesa, e
l'altare della cappella di s. Maria
Maddalena de Pazzi.
Sotto il suo pontificato morì il
Cardinal Giuseppe Sacripanti di Nar-
ni, il quale essendo stato protettore
di tutto l'Ordine carmelitano, fab-
bricò il contiguo oratorio con altare
ornato di belli marmi, per istruir-
vi i fanciulli della parrocchia, nella
dottrina cristiana, come si legge dal-
l' iscrizione posta sull'architrave della
porta. In questa chiesa evvi una
cappella dedicata a s. Barbara, protettrice
delle milizie pontifìcie, mas-
sime de' bombardieri , i quali nel
giorno della sua festa ai 4 dicem-
bre vi si recano a celebrarla , per
cui spara l'artiglieria di Castel s.
Angelo all'alba e all'elevazione del-
la messa. Della confraternita di s.
Barbara de' bombardieri, istituita in
questa chiesa nel pontificato di Clemente
Vili, parla il Piazza , nelle
Opere pie di Roma, capo XXVII,
pag. 65c). Le altre cappelle sono
stimabili per dipinti, marmi, ed al-
tri ornamenti ; fra i monumenti se-
polcrali merita menzione quello del
tanto rinomato meccanico JN'icolò Za-
baglia, che lavorò ed esercitò il suo
felice ingegno nella basilica vatica-
na, come capo maestro dei Sampie-
trini, addetti ai lavori di quel tem-
pio ; autore delle macchine per la-
vorare in qualunque parte perico-
losa e inaccessibile del medesimo, i
cui disegni più volte si diedero al-
la luce, ritenendosi quali capo-lavo-
ri in fatto di meccanica. Nel contiguo
convento risiede il priore gene-
rale dell' Ordine carmelitano.
S. Maria in Trastevere, basilica
con capitolo, titolo Cardinalizio,
cui
con parrocchia nel rione Traste~
Con varie denominazioni venne
chiamata questa insigne chiesa , la
prima dedicata in Roma alla B. V.
Maria, non che de' titoli Cardinalizi,
e delle parrocchie di Roma. Que-
sta celebre chiesa chiamossi basilica,
come l'appellò s. Damaso I, primieramente
S. Maria in Trastevere,
dalla regione di là dal Tevere in
cui trovasi, sebbene vi sieno in essa
altre chiese dedicate alla Madonna ;
regione nobilitata dal principe degli
apostoli, e primo Pontefice s. Pie-
tro appena giunto in Roma, ed ove
pel primo cominciò a predicare il
vangelo a' suoi connazionali ivi di-
moranti. Fu detta Basilica di Ca-
listo, perchè il Papa s. Calisto I la
consagrò, e dedicò prima d'ogni
altra in Roma ad onore dell' inef-
fabile mistero dell'incarnazione, e
della nascita del Figliuolo di Dio :
perciò fu detta ancora del Presepe,
essendovi sino dai tempi di s. Gre-
gorio IV un altare dedicato alla
nascita del Salvatore chiamato del
Presepio, se pure non era 1' altare
maggiore , da quel Papa mirabilmente
ornato e coperto d'oro. For-
se per tal motivo Calisto II pose vi
la stazione nel dì della ottava della
nascita del Redentore , eh' è il primo
dì dell' anno. Si disse Basilica
di s. Giulio I, perchè fu da lui li-
fabbricata, n' ebbe gran divozione, e
vi fu sepolto, portatovi dal cimite-
rio di Calepodio nella via Aurelia.
Venne appellata di s. Cornelio, perchè
questo Papa dalle catacombe
trasferì nella basilica molti corpi dei
ss. martiri, e poi dal cimiterio di
Calisto fu quivi portato il suo. Chia-
mossi s. Maria in Monastero, perchè
anticamente fu governata dai ino-