Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 12.pdf - Bibliotheca ...

2o6 CHI
» .ne, stato ora posto in terra nel-
-•» la sua integrità a cura dogli ar-
smicius episcopus
iscrizione ripetuta al terzo del
fusto colle sole parole : episco-
pus devotus. Siccome poi, secondo
il più comune parere de'biografl
dei sommi Pontefici, Siricio resse
>&
la santa romana Chiesa oltre a
quindici anni, essendo mancato
a' vivi il d'i i?- febbraio dell anno
398 ; e siccome nella base di
esso fusto vedesi scolpita una iscri-
zione mancante di moltissime let-
tere, in cui però leggesi: valen-
ti?* . . . . ni . avo .
mi
.
et .
m:
oteiu .v.c ( consolato che cor-
risponde all'anno 3oo dell'era
volgare, seguendo i più accreditali
scrittori de' fasti di Roma),
cos\ si ripeteva la opinione de-
gli storici, che essendo stata con-
dotta a buon line la fabbrica del-
la basilica ostiense da Teodosio
imperatore , e dal suo figlio Ono-
rio, i quali nell'anno 389 entra-
rono in Roma, e vi dettero il
congiario, il sommo Pontefice Si-
ricio , abbia, colla divozione di
tutto il suo animo , benedetta e
consagrata la basilica stessa nel
prelato anno 090, sotto il con-
solato di A alentiniano , console
per la quarta volta, e di ÌVeotero,
lasciandone ai posteri il ricordo
per la scoi tura di quella iscrizio-
ne. Ordinò quindi Nostro Signo-
re, uniformandosi al parere della
commissione, che quel fusto e
quella base si conservino nella
nuova fabbrica per la storia del
tempio, e per l'erudizione eccle-
siastica ". Ed ora è stata innal-
zata tra le colonne del portico della
nave traversa dal lato verso la ;
cit-
CHI
» chi tetti , la iscrizione antica scol-
» pita sotto al guscio del collarino:
TOTA MENTE DEVOTUS:
tà. La basilica fu quindi dal magnanimo
imperatore dotata di co-
piose rendite, e arricchita di pre-
ziosi donativi di suppellettili sagre,
e di una cassa di argento con una
croce d'oro sopra del peso di cento
cinquanta libbre (sebbene altri di-
cano che ricuoprisse il sepolcro con
un pesante coperchio di metallo
con detta superior croce), nella
quale s. Silvestro I collocò un numero
grande di reliquie. Ch'egli
vi ripose la metà dei corpi dei prin-
cipi degli apostoli si rileva chiaramente
anco da una epistola di s.
Gregorio I, lib. IH, epist. 3o.
Alcuni però ritengono, che in
questa basilica si veneri il solo corpo
di s. Paolo, e nella Vaticana
quello soltanto di s. Pietro.
Non si deve poi tacere, che il
luogo, ove fu riposto il corpo di s.
Paolo, si chiamò anche cimiterio
di s. Timoteo, perchè ricevette se-
poltura presso di lui, cioè da Sisto
\ nel 1 587. Bisogna avvertire che
il s. Timoteo sepolto presso il cor-
po di s. Paolo non è già il discepolo
dell' apostolo, ma s. Timoteo
di Antiochia, che si portò in Roma
nel pontificato di s. Melchiade, e fu
martirizzato per ordine di Tarqui-
nio prefetto della città. Questo san-
to, per la particolare divozione che
nutriva verso s. Paolo, volle essere
ivi sepolto; il perchè Sisto V, dopo
i cambiamenti fatti nella basilica ,
10 fece riporre nello stesso luogo.
11 Panciroli però e Pietro di Na-
tale dicono, che il predio ove fu
eretto il cimiterio , fu d' una pia
donna chiamata Teona , e che il
,