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Oggi Domani Anziani - Cisl

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REGIONI E TERRITORI ALLA RICERCA DI UNA BUSSOLA PER LA FAMIGLIAzione è fatta in base ai criteri del merito e del rischio di abbandono del sistemaformativo. È istituita la conferenza regionale per il diritto allo studio, cui partecipanola Regione, gli enti locali, le scuole, gli enti di formazione accreditati, gliistituti e le realtà culturali, formative, assistenziali e del terzo settore esistenti sulterritorio con modalità stabilite dal regolamento regionale, che individua le relativerappresentanze. Alla conferenza sono invitati anche i sindacati, le associazionidelle scuole, degli studenti e delle famiglie che siano rappresentative alivello regionale, oltre che le organizzazioni sindacali del personale.La normativa rivolta a diversi targetLa normativa rivolta direttamente a diversi target prevede una legge regionale“quadro”, che quindi tratta la materia della cittadinanza sociale in modo generale,senza riferirsi a specifici interventi.La Legge Regionale 11/2007 “Legge per la dignità e la cittadinanza sociale. Attuazionedella Legge 8 novembre 2000, n. 328” definisce i principi alla base diun sistema integrato di interventi e servizi sociali, consolidando l’innovazioneintrodotta dalla legge 328 del 2000. La legge regionale disegna un sistema organico,che prevede l’integrazione degli interventi e servizi sociali, sanitari, educativi,delle politiche attive del lavoro, dell’immigrazione, delle politiche abitativee di sicurezza dei cittadini, dell’apporto dei singoli e delle associazioni. In baseal nuovo assetto, il welfare regionale promuove e assicura la pari dignità socialedella persona, con carattere di universalità, e l’effettiva tutela dei diritti socialidi cittadinanza, attraverso l’attuazione di un sistema di protezione, a livelloregionale e locale, fondato sulla corresponsabilità dei soggetti, istituzionali esociali, che partecipano alla costruzione di una comunità solidale. La RegioneCampania promuove la prevenzione, la riduzione, la rimozione delle cause di rischio,l’emarginazione, il disagio e la discriminazione in tutte le sue forme, favorendol’integrazione e la partecipazione di tutti i membri della società. Il sistemaintegrato garantisce: a) l’eguaglianza di opportunità a condizioni sociali estati di bisogno differenti, con riguardo alle differenze ed anche alle pari opportunitàdi genere, e la libertà di opzione tra le prestazioni erogabili; b) la conoscenzadei percorsi assistenziali e l’informazione sui servizi disponibili. Hannodiritto ad usufruire del sistema integrato d’interventi e servizi sociali: a) i cittadiniitaliani residenti o temporaneamente presenti sul territorio regionale; b) icittadini dell’Unione europea, nel rispetto della normativa comunitaria;c) glistranieri individuati ai sensi del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 e successivemodifiche residenti sul territorio regionale. Ai profughi, agli stranierisenza permesso di soggiorno, agli apolidi ed a coloro che occasionalmente si trovanosul territorio della Regione sono garantite le misure di pronto interventosociale. In questo assetto la Regione esercita funzioni di programmazione, indi-126

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