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Oggi Domani Anziani - Cisl

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ARTICOLIficiente propensione ed una significativa attenzione delle politiche ditale Regione a sostenere la crescita della qualità delle relazioni familiari.Tale positiva propensione viene inoltre confermata dal fatto cheil 25,86% degli interventi mostra di essere ancora più positivamenteorientamento alla famiglia rientrando appunto nella categoria ‘interventimolto familiari’.Se tre interventi su quattro mostrano di essere positivamenteorientati alla famiglia, un intervento su quattro (per la precisione il24,14% degli interventi) mostra invece notevoli carenze e limiti rispettoalla capacità di alimentare, sostenere e valorizzare la soggettivitàdelle famiglie campane.Il punteggio positivo acquisito dalla normativa della RegioneCampania nasce soprattutto dal fatto di riuscire ad inquadrare efficacementeil sistema familiare come destinatario dei propri interventi. Lepolitiche regionali non sono rivolte alla sola risoluzione dei problemidel singolo individuo (ad esempio, l’anziano non-autosufficiente o ildisabile), ma cercano di affrontare il problema specifico in termini globali,a partire dalle esigenze di tutti i componenti della famiglia.All’interno di una valutazione complessivamente sufficiente dellanormativa campana, emerge come punto di debolezza l’approccio ancoratroppo assistenziale e ‘residenziale’ di un numero significativo dipolitiche, con la presenza di una visione ancora scarsa della dinamicadella sussidiarietà.Finanziare il potenziale familiareIn conclusione, emerge un contesto regionale critico e criptico, concondizioni socio-economiche non funzionali allo sviluppo della famigliae del suo potenziale sociale familiare. Proprio quest’ultimo, invece, dovrebbeessere messo al centro delle strategie regionali a partire da unmaggiore finanziamento dei servizi sociali che oggi non sembrano sfruttarepienamente le risorse presenti sul territorio, non tanto quelle pubbliche,di cui è nota la scarsità, quanto soprattutto quelle di imprese, disoggetti del terzo settore e delle stesse famiglie che, motivati e trattatiequamente, potrebbero decidere di contribuire maggiormente.59

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