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Oggi Domani Anziani - Cisl

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REGIONI E TERRITORI ALLA RICERCA DI UNA BUSSOLA PER LA FAMIGLIApresenta il cardine del welfare lombardo e viene concepita, non tanto come unaquestione privata, quanto, piuttosto, come un investimento pubblico; le politichesociali – realizzate “con” la famiglia e non “per” la famiglia – devono, pertanto,guardare alla famiglia come soggetto in sé, portatore di diritti propri, ulterioririspetto a quelli dei singoli componenti. L’importanza della famiglia vieneconcretamente sostenuta: valorizzandone l’attitudine naturale ad essere luogodi cura e accoglienza; favorendo la conciliazione del ruolo della famiglia conle esigenze della società (cfr. Premio Famiglia Lavoro, per le realtà produttive chemostrano una particolare sensibilità alle problematiche dei dipendenti legate allaconciliazione tra lo svolgimento del lavoro quotidiano e la gestione della propriarealtà familiare); sostenendo la libertà di scegliere e organizzare prestazionie servizi (cfr. Piano Assistenziale Individuale (Pai), titoli sociali come buoni evoucher socio-sanitari); promuovendo la capacità di sviluppare percorsi di autonomiarispetto ai servizi esistenti (la persona in condizione di scegliere in unsistema misto, dove le realtà competono tra loro e dove l’accreditamento è ilparametro di valutazione della qualità; centri di assistenza domiciliare; amministratoredi sostegno per disabili). Le principali novità che contraddistinguono lalegge sono un maggiore snellezza delle procedure, il rafforzamento del sistemadei controlli, che si sposta sul piano effettivo, operativo; il ruolo centrale del Comune(con l’istituzione del Segretariato sociale, in collaborazione con la Asl, lapersona riceve l’assistenza necessaria attraverso un piano personalizzato che concontinuità la segue nell’evolversi dei suoi bisogni, sia sul piano sociale che suquello sanitario), l’istituzione del tutore o amministratore di sostegno per i nonautosufficienti,che può essere attivato su richiesta della persona o dai familiariper i non-autosufficienti, il riconoscimento e rafforzamento del ruolo del Terzosettore, che non solo partecipa alla gestione della rete dell’unità d’offerta ma anchealla sua programmazione e gestione, la creazione del Fondo per la non-autosufficienza,conrisorse del Governo al quale Regione Lombardia potrà concorrerecon fondi propri, per sostenere la persona e la famiglia. Il welfare lombardosi fonda sul metodo del buono-servizio, un sostegno di carattere economicoerogabile direttamente alla persona o alla famiglia per sostenere le spese di uncaregiver familiare. Il sistema della “dote” in vigore (nelle sue molteplici formeper la scuola, la formazione, il lavoro, l’assistenza) valorizza il nesso tra libertàdella persona e il senso di responsabilità nei confronti della collettività. Tale sistemaprevede l’assegnazione alle famiglie di una somma in denaro che può essereaccumulata e usata nel lungo periodo. La caratteristica innovativa risiedenel fatto che nella maggior parte dei casi è risorsa rivolta non al singolo individuoma al nucleo familiare e assegnata in anticipo rispetto alla necessità di utilizzo(per soddisfare un bisogno potenziale e non a fronte di una specifica esigenzainsorta).186

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