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Oggi Domani Anziani - Cisl

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REGIONI E TERRITORI ALLA RICERCA DI UNA BUSSOLA PER LA FAMIGLIAnon necessitano di ricovero in strutture di tipo ospedaliero e nei centri di riabilitazionedi continuare a vivere nel proprio domicilio o presso il nucleo familiaredi appartenenza, la Regione prevede titoli validi per l’acquisto di servizidai soggetti pubblici e dai soggetti privati convenzionati e/o accreditati,erogatori di prestazioni sociali; contributi economici al nucleo familiare dell’assistitoper le prestazioni sociali effettuate direttamente dalla famiglia; promuoveiniziative di sensibilizzazione, formazione ed informazione sull’identitàed il ruolo sociale della famiglia; attiva sportelli per la famiglia, che assicurinoattività di supporto per agevolare la conoscenza delle norme e dei provvedimentinazionali, regionali e locali in materia di politiche familiari e l’accessoai servizi rivolti ai nuclei familiari; istituisce, presso la Giunta regionale,l’Osservatorio permanente sulle famiglie che studia e analizza le situazionidi disagio, di devianza, di violenza, di monoparentalità e il rapporto tra responsabilitàfamiliari, impegni lavorativi e accesso ai servizi socio-educativiassistenziali,valuta l’efficacia degli interventi in favore delle famiglie realizzatidalla Regione, dagli enti locali, da altri enti, pubblici e privati, da gruppie associazioni; presenta agli organi regionali proposte sulla politica a sostegnodella famiglia; esprime pareri in ordine ai provvedimenti concernenti gli strumentiregionali di programmazione sociale e sanitaria che abbiano interesseper la famiglia. Per la programmazione degli interventi importante il contributodella Commissione consiliare per le politiche familiari e della Conferenzaregionale sulla famiglia, promosse dalla Regione.Con la Legge regionale 10/2002 “Interventi a sostegno della famiglia per l’accessoalle opportunità educative nella scuola dell’infanzia”, la Regione agevolal’accesso alla scuola dell’infanzia che concorre con la famiglia alla crescita edalla formazione dei minori, nel rispetto dell’identità individuale, culturale e religiosa,anche al fine di rimuovere gli ostacoli alla partecipazione delle donnee al mercato del lavoro e contribuire a creare le condizioni per conciliare le esigenzelavorative per quelle familiari. In particolare, al fine di favorire l’inserimentodi bambini disabili o con difficoltà di adattamento e di integrazione, dibambini in situazione di svantaggio economico e di bambini in situazione disvantaggio socio-culturale determinato anche da carenza di servizio pubbliconell’ambito territoriale di residenza o in cui si svolge l’attività lavorativa dei genitori,la Regione concede un contributo alle madri lavoratrici per ogni figlio.La Legge Regionale 42/2003 “Interventi a sostegno della famiglia concernentil’accesso ai servizi educativi e formativi della prima infanzia”, al fine di rimuoveregli ostacoli alla partecipazione delle donne al mercato del lavoro e contribuirea creare le condizioni per conciliare le esigenze lavorative con quelle familiari,agevola l’accesso ai servizi educativi e formativi della prima infanzia checoncorrono, con la famiglia, alla crescita, alla cura, alla formazione, alla socia-158

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