Fibrosi Cistica: parliamone insieme - Parte terza: l'età adulta
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l’età <strong>adulta</strong><br />
• misura della concentrazione dei farmaci immunosoppressori nel sangue (né<br />
troppo bassa né troppo alta);<br />
Il controllo è settimanale all’inizio, poi ogni 15 giorni, infine, in condizioni di<br />
stabilità clinica, mensile. Gli esami del sangue saranno comunque eseguiti in caso<br />
di necessità per problemi clinici del paziente.<br />
◆◆Posso ricominciare a fare sport?<br />
Una volta recuperato lo stato generale di salute e terminato il programma di riallenamento<br />
graduale allo sforzo, se le condizioni cliniche lo consentono e non ci<br />
sono controindicazioni, non solo lo sport è permesso, ma fortemente consigliato,<br />
in accordo con il team di cura.<br />
◆◆Posso andare in luoghi pubblici?<br />
Dopo un certo tempo dall’intervento si possono frequentare luoghi pubblici.<br />
In generale si consiglia di limitare la presenza prolungata in ambienti piccoli e<br />
affollati (centri commerciali, ascensori pubblici) e in concomitanza di patologie<br />
stagionali (influenza). Se non fosse possibile evitare queste circostanze, è preferibile<br />
indossare la mascherina ed evitare possibili contatti con persone potenzialmente<br />
infettanti (con febbre, tosse, ecc.) e non trascurare mai una attenta igiene<br />
delle mani.<br />
◆◆Posso riprendere l’attività sessuale dopo un trapianto?<br />
La ripresa dell’attività sessuale sarà possibile in maniera graduale, non prima<br />
di 4-6 settimane dall’intervento, e con alcune attenzioni: se non si hanno partner<br />
regolari occorre utilizzare il profilattico per evitare il rischio di infezioni sessualmente<br />
trasmesse, da Candida, Herpes, virus epatitici, HIV, e altri patogeni.<br />
◆◆È possibile la gravidanza per una donna affetta da FC sottoposta a trapianto<br />
polmonare?<br />
L’esperienza di gravidanze in donne sottoposte a trapianto di polmone è limitata<br />
e, pur essendo possibile, deve essere considerata “a rischio”, sia per la madre<br />
che per il feto.<br />
Non è noto se ci sia un tempo ottimale dal trapianto per prendere in considerazione<br />
una gravidanza: esistono indicazioni generali basate per lo più sull’esperienza<br />
del trapianto renale e generalmente si ritiene che debbano essere trascorsi<br />
almeno due anni dal trapianto.<br />
In ogni caso è bene una adeguata programmazione, per valutare eventuali controindicazioni,<br />
possibili rischi, eventuale indicazione e possibilità di modificare<br />
la terapia necessaria nel post trapianto per scongiurare ripercussioni sulla salute<br />
della madre e del bambino.<br />
Controindicazioni assolute sono la presenza di rigetto in fase acuta o l’infezione<br />
da virus citomegalico. Inoltre, alcune complicanze del post trapianto, quali<br />
l’ipertensione arteriosa, il diabete, l’insufficienza renale, possono avere ripercussioni<br />
negative sulla gravidanza ed essere a loro volta influenzate negativamente<br />
dalla gravidanza. Fondamentale risulta poi la valutazione della terapia assunta<br />
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