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Fibrosi Cistica: parliamone insieme - Parte terza: l'età adulta

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fibrosi cistica: <strong>parliamone</strong> <strong>insieme</strong><br />

malattia. Questo spiega perché malati con mutazioni assolutamente uguali (come<br />

per esempio succede nei fratelli) possono avere forme di malattia diverse. Ma<br />

l’andamento della malattia nel singolo individuo dipende molto anche da fattori<br />

non legati ai geni come, ad esempio, la qualità delle cure e l’aderenza del malato<br />

ad esse, l’ambiente in cui si vive e lo stile di vita.<br />

– Cystic <strong>Fibrosi</strong>s Genotype-Phenotype Consortium“Correlation between genotype and phenotype in patients with<br />

cystic fibrosis”. N Engl J Med 1994; 330:865-6.<br />

– McKone E, et al “Effect of Genotype on Phenotype and mortality in cystic fibrosis: a retrospective cohort study”.<br />

Lancet 2003; 361:1671-76.<br />

– Langfelder-Schwind E et al “Cystic fibrosis prenatal screening in genetic counselling practice; recommendations<br />

of the National Society of Genetic Counselors”. J Genet Couns 2005; 14:1-15.<br />

– Collaco JM, Cutting GR “Update on gene modifiers in cystic fibrosis”. Curr Opin Pulm Med 2008; 14(6):599-66.<br />

Quello che si sa e quello che non si sa sul gene della fibrosi cistica<br />

La causa prima della malattia è scritta nei geni, ma l’andamento della malattia dipende<br />

solo in parte dai geni, ma anche da quanto le cure sono appropriate e “l’ambiente”<br />

è favorevole.<br />

La malattia è dovuta alle mutazioni del gene CFTR.<br />

L’incontro di due geni CFTR alterati (due mutazioni) produce la malattia.<br />

Nel malato due mutazioni CFTR (uguali o diverse) producono la proteina CFTR difettosa.<br />

Che a sua volta provoca un difetto nel trasporto di Cloro attraverso la membrana della<br />

cellula. Questo provoca i sintomi (sono stati descritti nel capitolo “Che cosa succede” e<br />

vengono trattati in maniera più estesa nel capitolo “Che cosa succederà”).<br />

I sintomi e la gravità con cui si manifestano sono molto variabili.<br />

Le ricerche e gli studi compiuti a partire dalla scoperta del gene permettono oggi di dire<br />

che l’evoluzione della malattia polmonare, e quindi nella maggior parte dei casi, la durata<br />

di vita della persona con FC, dipende da un <strong>insieme</strong> di fattori, che sono in parte legati ai<br />

geni e in parte no.<br />

I fattori genetici: le mutazioni del gene CFTR e in parte i geni modificatori delle mutazioni<br />

CFTR (di cui si comincia a sapere qualcosa).<br />

I fattori non genetici: l’ambiente “allargato”: famiglia, scuola, gioco, sport, lavoro, socializzazione,<br />

clima, alimentazione, stile di vita, situazione economica; e inoltre la qualità<br />

delle cure che vengono praticate, a casa e nei centri specializzati e il livello di aderenza<br />

ad esse da parte del malato.<br />

Tutti questi fattori, se positivamente presenti, possono giocare a favore dei malati, integrandosi<br />

con la malattia e le esigenze che essa impone al malato, e allungare l’aspettativa<br />

di vita.<br />

La grande varietà con cui essi si combinano, fa sì che ogni malato sia diverso dall’altro<br />

e rende impossibile una seria previsione individuale dell’andamento in base alla sola<br />

genetica.<br />

La scoperta, nel 1989, del gene responsabile della FC ha aperto da un lato nuove possibilità<br />

per una migliore conoscenza del difetto di base e quindi per le ricerche su eventuali<br />

nuove terapie; dall’altro ha favorito lo sviluppo di tecniche genetiche per la diagnosi del<br />

malato e anche del portatore sano.<br />

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