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Fibrosi Cistica: parliamone insieme - Parte terza: l'età adulta

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più denso e viscoso. Questo liquido, <strong>insieme</strong> alle ciglia delle cellule bronchiali<br />

(microscopici peluzzi simili alle spazzole del tergicristalli di un auto) serve per<br />

rimuovere polvere, inquinanti, batteri e altro. Nella FC, essendo particolarmente<br />

denso e poco scorrevole, il muco ristagna, ostruendo le vie aeree e favorendo le<br />

infezioni da parte di particolari batteri (figura 2). Queste infezioni possono localizzarsi<br />

ai bronchi (bronchiti) e ai polmoni (polmoniti) e sono favorite da una<br />

condizione di esagerata infiammazione che ostacola la guarigione. In presenza di<br />

infezioni respiratorie il muco normale cambia aspetto e colore (diventa “catarro”)<br />

ed è difficile da “tirar su” e da eliminare con la tosse. Bronchiti e polmoniti possono<br />

ripetersi spesso, fino a determinare una condizione cronica di infezione e<br />

infiammazione. Anche le vie respiratorie più alte (in particolare i seni paranasali,<br />

cavità poste in prossimità delle coane nasali e normalmente “vuote”) possono<br />

riempirsi di muco ed essere interessate da infezioni (rinosinusiti) oppure essere<br />

sede di formazione di polipi (piccole escrescenze di tessuto nelle cavità nasali).<br />

Il sudore, altro liquido fondamentale, prodotto dalle ghiandole sudoripare presenti<br />

su tutta la pelle del nostro corpo, normalmente un po’ salato, nella FC ha una<br />

concentrazione di sale molto alta, 4-5 volte il normale, perché i canaletti (dotti) di<br />

queste ghiandole sono incapaci di diluirlo prima che esca sulla pelle. Questa caratteristica<br />

permette di distinguere la FC da altre malattie (cioè di “fare la diagnosi”<br />

di FC) grazie al così detto “test del sudore”, che misura appunto il contenuto di<br />

sodio e cloro nel sudore; l’anomalia in particolari situazioni può esporre il malato<br />

al rischio di disidratarsi, perdendo sale e acqua in eccesso attraverso il sudore.<br />

1<br />

3<br />

4<br />

2<br />

5<br />

aspetti generali<br />

114<br />

figura 2.<br />

È rappresentato schematicamente<br />

l’albero bronchiale (1), una sezione<br />

trasversale di un bronco (2)<br />

e l’epitelio che riveste il bronco<br />

verso il suo lume (3). Quest’ultimo<br />

è costituito da uno strato di<br />

cellule, che terminano alla sommità<br />

con le ciglia che, muovendosi<br />

a onde, spingono il normale<br />

strato di muco verso la gola. La<br />

proteina CFTR si trova nella membrana<br />

apicale di queste cellule.<br />

Nella fibrosi cistica, causa il difetto<br />

di tale proteina, lo strato di<br />

muco è denso e spesso e rende<br />

difficoltosa la sua rimozione da<br />

parte delle ciglia (4), contiene<br />

batteri e cellule infiammatorie e<br />

tende ad ostruire il bronco (5).

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