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Fibrosi Cistica: parliamone insieme - Parte terza: l'età adulta

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- Moran A et al “Cystic fibrosis-related diabetes: current trends in prevalence, incidence and mortality”. Diabetes<br />

Care 2009; 32(9): 1626-1631.<br />

- Moran A et al “Epidemiology, Pathophysiology, and Prognostic Implications of Cystic <strong>Fibrosi</strong>s–Related Diabetes”.<br />

Diabetes Care 2010; 33: 2667-83.<br />

- Moran A et al “Clinical Care Guidelines for Cystic <strong>Fibrosi</strong>s–Related Diabetes”. Diabetes Care 2010; 33: 2697-2708.<br />

- O’Riordan S, Robinson P, Donaghue KC, Moran A “ISPAD Clinical Practice Consensus Guidelines 2009 Compendium:<br />

Management of cystic fibrosis-related diabetes in children and adolescents” Pediatric Diabetes 2009;<br />

10(Suppl 12):43-50.<br />

9.4 Epatopatia FC<br />

fibrosi cistica: <strong>parliamone</strong> <strong>insieme</strong><br />

5. Come somministrare l’insulina? Si possono usare le classiche siringhe da insulina<br />

o i più comodi nuovi iniettori a penna. Questi sono semplici da usare, si basano<br />

sull’impiego di cartucce precaricate, che non richiedono l’aspirazione dell’insulina dal<br />

flacone; il dosaggio viene impostato agendo su una ghiera mobile e una scala graduata.<br />

Sono dotate di aghi monouso più corti e sottili rispetto a quelli delle siringhe. Prima<br />

della somministrazione verificare che l’insulina nella cartuccia sia sufficiente per la<br />

dose, altrimenti sostituirla. Al termine dell’iniezione, mantenere l’ago ancora inserito per<br />

5-10 secondi prima di estrarlo, per essere sicuri che tutta l’insulina sia stata iniettata,<br />

1 (UI) di insulina corrisponde all’incirca a 3 piccole gocce.<br />

– www.cff.org: Managing Cystic <strong>Fibrosi</strong>s-Related Diabetes (CFRD). An Instruction Guide for patients and Families.<br />

4 th Edition, 2008.<br />

L’interessamento del fegato in FC è soprattutto legato alle vie biliari, intra ed<br />

extra epatiche, nelle quali lo specifico secreto, la bile, è particolarmente disidratato<br />

e vischioso, come altre secrezioni in questa malattia. Da questo può derivare,<br />

in un certo numero di casi, un ristagno di bile, specie nei piccoli canalicoli biliari,<br />

che porta ad alterazioni nella struttura del fegato e nella circolazione del sangue<br />

al suo interno, con varie conseguenze. Si vedano maggiori dettagli nella parte<br />

generale, a pag. 150.<br />

◆◆Non ho mai avuto problemi di fegato, potrebbe succedermi avanti negli anni?<br />

La malattia epatica legata alla FC si sviluppa in pochi soggetti (circa il 5% sul<br />

totale dei malati) e in genere viene scoperta precocemente, prima dell’età <strong>adulta</strong>,<br />

attraverso gli accertamenti di carattere generale a cui vengono sottoposti periodicamente<br />

i malati di FC, in particolare grazie ad esami del sangue che possono<br />

dimostrare un aumento degli enzimi epatici, come le transaminasi e la gamma-GT.<br />

Infatti, nelle sue fasi iniziali l’interessamento del fegato non dà nessun sintomo ed<br />

è rivelato quasi esclusivamente da questi esami.<br />

◆◆Quali sono le manifestazioni dell’interessamento del fegato?<br />

L’evento principale è la cirrosi epatica, ma vanno segnalati anche la calcolosi<br />

biliare e la steatosi epatica (fegato grasso).<br />

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