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Fibrosi Cistica: parliamone insieme - Parte terza: l'età adulta

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fibrosi cistica: <strong>parliamone</strong> <strong>insieme</strong><br />

ma che anche Cecilia ha la FC, con sufficienza pancreatica: ha ereditato da un<br />

genitore (zio di Giandomenico) la suddetta “mutazione familiare” F508del, ma<br />

dalla mamma, non imparentata con il padre, un’altra mutazione, più rara, che si<br />

associa di solito ad un normale funzionamento del pancreas e che viene scoperta<br />

solitamente con un’analisi genetica più approfondita.<br />

La diagnosi per “familiarità”, cioè per la presenza in un parente diretto (di vario<br />

grado) della malattia FC, non è un fatto eccezionale anche in epoca attuale. Succede<br />

che vengano diagnosticate in questo modo soprattutto le forme più lievi o a<br />

manifestazione tardiva di fibrosi cistica, in cui i sintomi sono più sfumati, oppure<br />

sono “parziali” invece che “classici”, respiratori e intestinali, (come in questo caso<br />

in cui mancavano i sintomi pancreatici ). Nei fratelli e nelle sorelle di un soggetto<br />

che ha avuto diagnosi di fibrosi cistica viene fortemente raccomandato di eseguire<br />

un test del sudore, anche in assenza di sintomi apparenti di malattia.<br />

6. Diagnosi del portatore sano del gene<br />

della fibrosi cistica<br />

◆◆Che cosa significa essere portatore sano del gene della fibrosi cistica?<br />

Significa avere nel proprio corredo genetico la presenza di un gene CFTR mutato.<br />

Mutato vuol dire alterato rispetto al normale. La presenza nel corredo genetico<br />

di un solo gene CFTR mutato non comporta sintomi di malattia. Per questo chi<br />

possiede un gene CFTR mutato viene definito portatore o portatore sano (i due<br />

termini sono equivalenti). Nella larghissima maggioranza dei casi chi è portatore<br />

non sa di esserlo, perché non ha nessun disturbo di salute e non ha in famiglia<br />

parenti conosciuti con questa malattia. Quindi non può sapere che, se incontra un<br />

altro portatore, ha il rischio di avere un figlio affetto da fibrosi cistica.<br />

◆◆Che cosa comporta essere portatore sano del gene della fibrosi cistica?<br />

Il portatore sano di fibrosi cistica ha ereditato il gene mutato da uno dei suoi<br />

genitori. Il portatore ha il 50% di probabilità di trasmettere il gene mutato ai suoi<br />

figli. Quando un figlio eredita il gene mutato, è anche lui portatore sano. Il portatore<br />

ha però anche il 50% di probabilità di non trasmettere il gene mutato ai<br />

figli, che in questo caso non saranno portatori (a meno che non ereditino il gene<br />

dell’altro genitore).<br />

Quando il caso vuole che il portatore/portatrice incontri un/una partner portatore/portatrice,<br />

allora quella coppia, che è composta da due soggetti entrambi<br />

portatori, ha il rischio (che è del 25% ad ogni gravidanza) di avere figli con la<br />

malattia fibrosi cistica.<br />

Si stima che ci sia un portatore sano del gene della fibrosi cistica ogni 25 persone<br />

circa. Questo vuol dire che nella popolazione generale una coppia su 600<br />

circa è una coppia composta da due portatori. Ad ogni gravidanza quella coppia<br />

ha il 25% di probabilità di avere un bambino affetto da fibrosi cistica. Questa è la<br />

ragione per cui nasce un bambino affetto da fibrosi cistica ogni 2.500-3.000 nuovi<br />

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