Fibrosi Cistica: parliamone insieme - Parte terza: l'età adulta
Fibrosi Cistica: parliamone insieme - Parte terza: l'età adulta
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aspetti generali<br />
maschile da ostruzione o assenza dei dotti deferenti senza altre manifestazioni della<br />
malattia, sia una forma con “pancreatite cronica ricorrente” senza insufficienza<br />
pancreatica. Si sta oggi imparando a conoscere meglio le forme atipiche e quindi<br />
a riconoscerle in numero maggiore che in passato. Il fatto che nella maggior parte<br />
delle regioni italiane si faccia lo screening alla nascita per la FC permette di<br />
diagnosticare nel primo/secondo mese di vita quasi tutte le forme di FC, tipiche<br />
e atipiche.<br />
5.1 La diagnosi di malattia attraverso screening neonatale<br />
Una storia<br />
Gabriele è il primogenito di una coppia di giovani sposi, senza storia di patologie<br />
particolari nelle rispettive famiglie. È nato in un caldo giorno di giugno, senza particolari<br />
problemi, si è adattato bene dopo la nascita e già dopo 3 giorni è andato a<br />
casa. In presenza di una situazione tranquilla e serena, dopo 3 settimane, una lettera<br />
dell’Ospedale dove è nato informa dell’esito “dubbio” di un esame che Gabriele,<br />
come tutti gli altri neonati, aveva eseguito alla nascita. L’esame evoca il sospetto di<br />
una malattia chiamata <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>. I genitori sono invitati a portare il piccolo<br />
presso la struttura sanitaria della zona, per ripetere questo esame.<br />
Ma Gabriele sta bene, sta crescendo… Che si siano sbagliati? Anche se bisognerà<br />
aspettare solo alcuni giorni, i genitori sono molto preoccupati, vanno<br />
a cercare su Internet cosa sia questa FC, mai sentita prima, e ne ricavano un<br />
quadro molto preoccupante, anche se il piccolo sembra non mostrare alcun segno<br />
o sintomo di quelli riferiti. Il test di screening viene ripetuto il giorno stabilito e,<br />
risultando ancora alterato, verrà eseguito il test del sudore che confermerà la <strong>Fibrosi</strong><br />
<strong>Cistica</strong>. I primi controlli presso il Centro specializzato mostreranno che, pur<br />
in presenza di una discreta crescita, nella cacca di Gabriele ci sono dei grassi;<br />
viene iniziata la terapia per migliorare l’assorbimento intestinale. Tuttora Gabriele<br />
non ha sintomi respiratori, per cui con il centro di cura è stata concordata<br />
solo una terapia/gioco. Dopo la prima fase di scoramento, i genitori di Gabriele<br />
stanno recuperando energia e fiducia. Visto che il piccolo sta bene, essi cominciano<br />
a pensare che sia stato meglio essersi accorti subito del problema, prima che<br />
desse altre conseguenze, e per il futuro ognuno farà del suo meglio!<br />
La diagnosi di fibrosi cistica è favorita oggi dallo screening neonatale, eseguito<br />
nella maggior parte delle regioni italiane. La parola screening (termine inglese<br />
per indicare l’operazione di setacciare) indica la ricerca in tutte le persone sane<br />
di alcune malattie nascoste e importanti. In epoca neonatale, lo screening mira a<br />
identificare alcune malattie, che se individuate precocemente possono essere curate<br />
con ottimi risultati. Si tratta di malattie già presenti alla nascita, ma che possono<br />
anche non dare sintomi nei primi mesi di vita: tra queste, la fenilchetonuria, l’ipotiroidismo<br />
e la fibrosi cistica. Mentre per la fenilchetonuria (1 caso ogni 20.000<br />
nati) e l’ipotiroidismo congenito (1:2.500), l’individuazione precoce consente una<br />
cura immediata e con la cura una condizione di salute normale, per la fibrosi cisti-<br />
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