Fibrosi Cistica: parliamone insieme - Parte terza: l'età adulta
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l’età <strong>adulta</strong><br />
◆◆Come capire se la situazione nutrizionale-digestiva nell’adulto è buona?<br />
Si possono indicare i seguenti criteri:<br />
• lo stato di nutrizione (fondamentalmente il peso corporeo) è nella fascia vicina<br />
al normale in maniera costante;<br />
• l’alimentazione ipercalorica è diventata un’abitudine; l’uso degli enzimi e il<br />
loro dosaggio non costituiscono più un problema;<br />
• i sintomi della maldigestione (meteorismo, dolori addominali, ripienezza dopo<br />
pranzo) sono contenuti e non compromettono la qualità della vita;<br />
• il funzionamento dell’intestino è regolare e l’impatto intestinale è un fenomeno<br />
raro;<br />
• altri sintomi che possono accompagnarsi alla maldigestione sono controllati<br />
dalle terapie (es. reflusso gastroesofageo, iperacidità gastrica);<br />
• se c’è diabete, è tenuto sotto controllo con la terapia insulinica e le glicemie non<br />
hanno eccessivi sbalzi;<br />
• se c’è epatopatia importante (con ipertensione portale) non ci sono segni di<br />
progressione (vedi avanti);<br />
• gli indici nutrizionali e il dosaggio delle vitamine nel sangue, periodicamente<br />
controllati, risultano nella norma.<br />
◆◆Quando e come controllare la perdita di grassi con le feci?<br />
Il controllo della presenza di grassi nelle feci (dovuta alla maldigestione-malassorbimento<br />
da insufficienza pancreatica) andrebbe fatto almeno una volta all’anno,<br />
nei casi con scarso compenso digestivo e dovrebbe essere possibilmente di<br />
tipo “quantitativo”: bisogna cioè che sia misurata la quantità di grassi perduta con<br />
le feci (steatorrea sulle feci raccolte per 72 ore). Il risultato della “steatorrea” va<br />
associato ad una valutazione del “diario alimentare” (in pratica l’annotazione su<br />
di un quaderno di quello che si mangia abitualmente per qualche giorno), a un<br />
controllo degli indici nutrizionali e alla valutazione di eventuali sintomi, come<br />
meteorismo, flatulenza ecc. I risultati di questo bilancio complessivo consentono<br />
di aggiustare il dosaggio e la modalità di assunzione degli enzimi pancreatici. In<br />
casi particolari si consigliano dei farmaci che bloccano l’iperacidità gastrica e in<br />
questo modo potenziano l’effetto degli enzimi.<br />
Al posto della steatorrea viene spesso usato un altro esame di più semplice<br />
esecuzione (lo “steatocrito”) su un campione di feci. Si ritiene che un valore di<br />
steatocrito superiore al 3-5 % indichi che l’insufficenza pancreatica non è corretta<br />
a sufficienza dagli enzimi. Ma lo steatocrito è un’indagine molto meno precisa e<br />
affidabile rispetto alla steatorrea quantitativa.<br />
◆◆Prendo regolarmente gli enzimi e mangio abbondantemente ma non riesco a<br />
riprendere peso. Perché?<br />
È possibile che la quantità di enzimi non sia sufficiente: il grado di insufficienza<br />
pancreatica e quindi la quantità di enzimi da assumere ad ogni pasto e in un’intera<br />
giornata non è standardizzabile e può variare molto da paziente a paziente, ma<br />
anche nello stesso paziente a seconda di fasi diverse di malattia<br />
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