Fibrosi Cistica: parliamone insieme - Parte terza: l'età adulta
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fibrosi cistica: <strong>parliamone</strong> <strong>insieme</strong><br />
La pillola Estro-Progestinica (contenente cioè estrogeni e progestinici <strong>insieme</strong>) non è<br />
controindicata nella FC. Alcune manifestazioni della malattia e la contemporanea assunzione<br />
di certi farmaci possono porre alcuni limiti per il rischio di effetti collaterali, o per<br />
una possibile riduzione dell’efficacia contraccettiva.<br />
I problemi che meritano attenzione sono:<br />
- La presenza di calcoli alla colecisti.<br />
- L’uso di antibiotici. Soprattutto gli antibiotici ad ampio spettro per brevi periodi ma<br />
anche antibiotici particolari, come la rifampicina, possono diminuire l’efficacia della<br />
pillola: sono segnalati anche in donne FC casi di gravidanze non programmate avvenute<br />
in queste circostanze. In questi casi, per una sicura protezione contraccettiva<br />
è necessario associare alla pillola un sistema contraccettivo di barriera, per tutta la<br />
durata del trattamento e per i sette giorni seguenti alla sospensione. Nel caso il trattamento<br />
antibiotico abbia una durata molto prolungata, è richiesto un contraccettivo<br />
addizionale solo all’inizio, per i primi 7 giorni di trattamento.<br />
- Il rischio di tromboembolismo: va tenuto in particolare considerazione nelle donne<br />
portatrici di cateteri venosi ad impianto centrale.<br />
- Inoltre, anche la presenza di ipertensione polmonare severa (condizione legata ad<br />
una severa compromissione della funzione respiratoria) e l’osteoporosi controindicano<br />
l’assunzione di estroprogestinici. In queste condizioni può essere possibile l’utilizzo della<br />
cosidetta “minipillola” che contiene solo l’ormone progesterone, e non gli estrogeni,<br />
che sarebbero responsabili dei rischi maggiori.<br />
- L’efficacia della pillola estroprogestinica o a contenuto di solo progestinico non sembra<br />
essere ridotta in caso di insufficienza pancreatica, se si prendono regolarmente gli<br />
enzimi pancreatici. Solo in caso di malassorbimento severo e scompensato può essere<br />
indicato adottare metodi contraccettivi differenti dalla somministrazione orale. Studi<br />
recenti riportano comunque che la pillola è la contraccezione più diffusa nelle donne FC<br />
(con insufficienza pancreatica), senza segnalazioni di insuccesso.<br />
La pillola del giorno dopo<br />
La “pillola del giorno” dopo è un sistema contraccettivo d’emergenza che consente di<br />
evitare le gravidanze indesiderate in seguito a rapporti sessuali non protetti o al mancato<br />
funzionamento di un sistema anticoncezionale in uso (rottura o dimenticanza del preservativo,<br />
mancata assunzione della pillola anticoncezionale, espulsione della spirale, rimozione<br />
anticipata o spostamento del diaframma anticoncezionale, insuccesso del metodo del<br />
coito interrotto, rapporti sessuali durante il periodo suggerito infertile dal metodo della<br />
temperatura basale). Attualmente il metodo più utilizzato in Italia è costituito dalla somministrazione<br />
per via orale di un derivato progestinico, il levonorgestrel, disponibile per tale<br />
indicazione in capsule da 0.75 mg, distribuito in confezioni contenenti due capsule ciascuna<br />
(nomi commerciali distribuiti in Italia: Norlevo Angelini, Levonelle Schering).<br />
Il levonorgestrel con questa indicazione deve essere assunto quanto più precocemente<br />
possibile, prima dell’impianto dell’uovo fecondato, perché non è efficace quando la<br />
gravidanza si sia già instaurata. Vanno assunte due dosi a distanza di 12 ore l’una<br />
dall’altra, la prima entro 72 ore dal rapporto non protetto. In caso di fallimento del trattamento<br />
contraccettivo d’emergenza, il levonorgestrel non sembra presentare rischio<br />
malformativo sull’embrione. La contraccezione d’emergenza non è una alternativa a un<br />
metodo contraccettivo abituale e deve essere impiegata solo in casi eccezionali.<br />
In caso di terapia concomitante con alcuni farmaci, quali ad esempio rifampicina, fenitoina,<br />
carbamazepina, si può avere una più rapida “digestione” del contraccettivo con<br />
riduzione della sua efficacia; in questi casi potrebbe essere indicato raddoppiare la dose<br />
del contraccettivo d’emergenza. Situazioni di malassorbimento non sembrano compro-<br />
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