Fibrosi Cistica: parliamone insieme - Parte terza: l'età adulta
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l’età <strong>adulta</strong><br />
◆◆È pericoloso andare in alta montagna?<br />
Chiunque intenda fare un’escursione, anche se non ha la FC, non deve mai<br />
avventurarsi in montagna da solo (specie se si hanno problemi di salute, è meglio<br />
avvisare i compagni di avventura dei problemi esistenti), mai senza una adeguata<br />
preparazione fisica, mai se le condizioni climatiche non sono favorevoli, mai<br />
senza un’adeguata attrezzatura (che include abbigliamento, protezione per il sole,<br />
bibite e cibo energetico, tenendo presente che il peso dell’attrezzatura può aumentare<br />
lo sforzo fisico richiesto).<br />
È buona norma per il malato FC avere con sé i farmaci necessari, soprattutto<br />
quelli per le emergenze (broncodilatatori, antiemorragici). In caso di diabete,<br />
ricordarsi l’eventuale necessità di variare ad esempio la terapia insulinica per il<br />
diverso apporto alimentare e lo sforzo fisico.<br />
La tolleranza dell’altitudine, oltre a variare da persona a persona, è in parte legata<br />
alla condizione respiratoria, in particolare alla funzione cardio-respiratoria e<br />
all’ossigenazione del sangue. Sino ad una altezza di 700-1000 metri la percentuale<br />
di ossigeno nell’aria è vicina a quella della pianura, mentre si riduce sensibilmente<br />
a partire dai 1500-2000 metri di altitudine. Quindi chi ha un FEV1 inferiore al<br />
50% del predetto o una saturazione ridotta dovrebbe evitare altezze superiori ai<br />
1500 metri, a meno che non si ricorra all’uso supplementare di ossigeno.<br />
Importante è anche raggiungere gradualmente l’altezza, in modo che si attivino<br />
meccanismi di adattamento; importante ascoltare le sensazioni del proprio corpo,<br />
ridurre la velocità del movimento se ci si sente affaticati. Il rischio di mal di<br />
montagna non è prevedibile, ma sicuramente il pericolo è maggiore per chi ha già<br />
problemi respiratori.<br />
◆◆Sono necessari gli integratori salini?<br />
L’attività fisica fa sudare: con il sudore l’organismo disperde calore e mantiene<br />
una temperatura costante. Poiché il sudore è costituito prevalentemente da acqua<br />
e da sali (cloro, sodio soprattutto ma anche potassio e magnesio, necessari per<br />
il corretto funzionamento cellulare), la sudorazione eccessiva espone al rischio<br />
di disidratazione e di perdita di sali. Ciò può verificarsi anche nelle persone non<br />
malate, ma in caso di FC il rischio è maggiore, per la maggiore concentrazione di<br />
sali nel sudore (4-5 volte il normale).<br />
È quindi indispensabile introdurre acqua e sali minerali prima, durante e dopo<br />
l’esercizio fisico, specialmente se praticato in ambienti o climi caldi e umidi: una<br />
eccessiva stanchezza con tendenza al sopore, crampi muscolari, capogiri, possono<br />
essere la spia di una condizione di disidratazione o di mancanza di sali. Esistono<br />
vari tipi di integratori, ma per i giovani e gli adulti può essere sufficiente assumere<br />
liquidi e 3-5 grammi di sale al giorno disciolti in acqua. Importante anche l’abitudine<br />
a consumare cibi salati.<br />
◆◆È vero che in piscina ci sono germi pericolosi?<br />
Se le piscine sono adeguatamente disinfettate con cloro ed hanno un adeguato<br />
ricambio di acqua, possono essere frequentate in sicurezza dalle persone con FC. In<br />
linea di massima, le piscine pubbliche sono sottoposte a rigorosi controlli igienici, e<br />
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