Fibrosi Cistica: parliamone insieme - Parte terza: l'età adulta
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8.2 Ghiandole sudoripare<br />
fibrosi cistica: <strong>parliamone</strong> <strong>insieme</strong><br />
a. In generale, le persone con FC dovrebbero evitare le situazioni di contatto ravvicinato<br />
o prolungato in ambienti chiusi con altre persone affette da FC.<br />
b. Qualora non sia possibile evitare di partecipare ad iniziative ove vi sono più persone<br />
con FC, si sottolinea l’importanza: dell’igiene delle mani, del contenimento delle secrezioni<br />
respiratorie e della tosse, del mantenere una adeguata distanza dalle altre<br />
persone con FC.<br />
c. Deve essere evitata la stretta di mano tra persone con FC.<br />
d. I pazienti FC portatori di germi dotati di resistenza agli antibiotici intrinseca o acquisita non<br />
devono partecipare ad iniziative in cui sono presenti altre persone FC.<br />
e. Non devono essere organizzati campi estivi riservati a persone FC.<br />
f. Devono essere evitate forme di sovraffollamento di persone FC in ambienti chiusi (ad<br />
esempio: viaggi in macchina <strong>insieme</strong>) ed i contatti fisici ravvicinati.<br />
g. Se due pazienti FC frequentano la stessa scuola devono possibilmente stare in classi<br />
diverse e svolgere le altre attività non di aula in momenti o luoghi diversi. Lo stesso<br />
vale per persone FC che lavorano nello stesso luogo di lavoro.<br />
h. Fratelli FC conviventi dovrebbero, se possibile, non condividere stanza per dormire,<br />
posate, spazzolini, spazi e tempi di fisioterapia.<br />
3 - Precauzioni varie<br />
a. Se pazienti FC frequentano piscine devono assicurarsi che sia garantita un’adeguata<br />
clorazione.<br />
b. Terme e simili devono essere evitati dai pazienti FC.<br />
c. Gli idrosanitari di casa devono essere disinfettati con candeggina periodicamente.<br />
L’alta concentrazione di sale nel sudore interessa quasi tutti i malati di FC (almeno<br />
il 98% dei casi). La continua perdita di sale con il sudore può comportare,<br />
soprattutto nel lattante, dei gravi disturbi (“alcalosi metabolica ipocloremica”, una<br />
condizione spesso difficile da diagnosticare, dovuta ad un impoverimento soprattutto<br />
di cloro): inappetenza, vomito, torpore o agitazione, arresto di crescita. Si<br />
possono avere episodi acuti di perdita di sali, specie nella stagione estiva in clima<br />
caldo-umido, in seguito a sforzi fisici o durante episodi febbrili, specie se in presenza<br />
di vomito: queste crisi possono essere anche molto pericolose. Per prevenire<br />
il rischio di perdite acute di sale, è importante nelle condizioni dette sopra che il<br />
malato assuma una adeguata supplementazione di sale.<br />
8.3 Pancreas esocrino<br />
Il pancreas produce enzimi digestivi e bicarbonato (che serve a rendere meno<br />
acido l’ambiente intestinale e quindi a ottimizzare l’azione degli enzimi nell’intestino<br />
stesso). Vedere figura 7 a pag. 148. Nell’85-90% dei malati FC il pancreas non<br />
funziona (insufficienza pancreatica). Nel 50% dei casi ciò avviene già alla nascita,<br />
negli altri casi può avvenire più lentamente nei primi mesi o anche nei primi anni di<br />
vita, raramente più tardi. Se il pancreas non funziona vi è cattiva digestione (maldigestione)<br />
soprattutto di grassi e proteine: il sintomo più rilevante che fa sospettare la<br />
maldigestione è la “steatorrea” (presenza di feci abbondanti, in cui sono contenuti<br />
molti grassi, di cattivo odore, untuose o saponose). La maldigestione non trattata è<br />
causa di malassorbimento (incapacità dell’intestino di assorbire grassi e proteine in<br />
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