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Fibrosi Cistica: parliamone insieme - Parte terza: l'età adulta

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l’età <strong>adulta</strong><br />

Inoltre, nel corso della giornata, Vincenzo appare spesso svagato, assente, “lento”<br />

nelle risposte. Un esame delle urine ci consegna una risposta sgradevole: positivo<br />

per oppioidi, anche ora che è in ospedale! Cerchiamo di dargli una possibilità<br />

chiedendogli se fa uso di sostanze stupefacenti, ma lui nega. Mostrargli l’esame<br />

positivo e una grande delusione da parte nostra, nel senso di un rapporto di fiducia<br />

incrinato, lo sbloccano: piange e maledice se stesso e la sua vita disordinata.<br />

Nei giorni successivi, tutti <strong>insieme</strong>, i membri della équipe terapeutica e Vincenzo,,<br />

cerchiamo di sviscerare il problema della tossicodipendenza e di interfacciarlo col<br />

problema FC. Vincenzo accetta un passaggio per il SerT, ma le rigide regole di quel<br />

servizio contrastano con la sua natura insofferente e dopo un po’ smette di andarci.<br />

La psicologa però testardamente lo supporta, riesce a svolgere in modo egregio il<br />

percorso di allontanamento dalle droghe e di motivazione al futuro. In un nuovo<br />

incontro analizziamo di nuovo tutte le situazioni, in particolare l’andamento della<br />

malattia respiratoria. Viene avanzata l’ipotesi del trapianto. Condizione indispensabile<br />

per questa strada nuova e impegnativa sarà l’astensione totale da sostanze<br />

d’abuso ed un’adeguata volontà di curarsi. Egli aderisce con entusiasmo e dice che<br />

ci dimostrerà che può diventare un “paziente modello”. Stavolta Vincenzo mantiene<br />

l’impegno: diventa puntuale ai controlli, si cura con regolarità a casa, tant’è vero<br />

che raramente riacutizza; i controlli per gli stupefacenti (ci fornisce il campione di<br />

urine “caldo caldo” direttamente in reparto) sono negativi, recupera in un anno<br />

circa 12 kg di peso. Alla luce di tutto ciò, mantenendo i criteri di funzionalità e di<br />

ossimetria all’interno delle indicazioni al trapianto, Vincenzo viene proposto per<br />

questa procedura. Ora è in lista di attesa e, a suo dire, “in gestazione, in attesa di<br />

tornare a nascere”<br />

◆◆Ci si può preparare in qualche modo al trapianto?<br />

Arrivare al trapianto nelle migliori condizioni cliniche possibili è fondamentale<br />

per la buona riuscita dell’intervento e per il recupero post-operatorio. Per potenziare<br />

le capacità del candidato, saranno utili:<br />

• uno stretto controllo delle condizioni cliniche;<br />

• un controllo ottimale dell’infezione cronica;<br />

• il supporto psicologico e familiare per contenere ansie e paure e per affrontare<br />

al meglio il momento della chiamata, fonte di grande emozione;<br />

• il mantenimento o l’aumento del peso corporeo con diete individualizzate ed<br />

eventualmente con supplemento di nutrizione artificiale;<br />

• la cura dell’allenamento allo sforzo e del potenziamento muscolare.<br />

◆<br />

◆ Quali esami dovrò fare?<br />

Dal punto di vista respiratorio:<br />

• un’accurata storia (“anamnesi”) con particolare riguardo alla rapidità della progressione,<br />

a numero, frequenza e gravità delle riacutizzazioni respiratorie, al<br />

tipo di germe in causa e risposta alla terapia antibiotica;<br />

• esami di funzionalità respiratoria;<br />

• valutazione degli scambi gassosi polmonari (livello di ossigeno e anidride carboni-<br />

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