Fibrosi Cistica: parliamone insieme - Parte terza: l'età adulta
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fibrosi cistica: <strong>parliamone</strong> <strong>insieme</strong><br />
l’eventuale osteoporosi per chi volesse praticare il sollevamento pesi o altri sforzi<br />
che caricano molto la colonna vertebrale.<br />
Nell’attività agonistica importante è la gradualità di inizio e il non raggiungere<br />
mai il limite oltre il quale la fatica è eccessiva (non rimanere mai davvero “senza<br />
fiato”! occorre sempre poter parlare!). Occorre anche sempre saper “ascoltare” il<br />
proprio organismo ed i segnali che invia. Se una attività fisica in genere tollerata<br />
diventa “difficile” occorre tener presenti alcuni punti: è cambiata la condizione<br />
clinica? Sta sopraggiungendo una riacutizzazione respiratoria? È cambiata la condizione<br />
ambientale in cui si pratica lo sport? C’è bisogno di liquidi e sali?<br />
◆◆Quali rischi può presentare lo sforzo fisico?<br />
Certamente nella FC l’attività fisica deve essere proporzionata alle condizioni<br />
cliniche e alla funzione respiratoria, ma anche in caso di malattia polmonare<br />
avanzata l’esercizio è salutare e raccomandabile, anche nei casi in cui deve essere<br />
effettuato in ossigeno. L’importante è che l’entità e la tipologia dello sforzo siano<br />
concordate con il medico e con il fisioterapista di riferimento, in modo da evitare<br />
che durante lo sforzo la frequenza cardiaca salga eccessivamente e che la saturazione<br />
di ossigeno scenda al di sotto di una certa soglia.<br />
La tolleranza allo sforzo può essere valutata con vari test, per definire i programmi<br />
di “allenamento” anche nei pazienti con gravi problemi respiratori: ne<br />
sono esempi il test del cammino, il test da sforzo cardio-polmonare, la valutazione<br />
in palestra durante l’impiego del tapis-roulant o della cyclette (vedi pag. 28).<br />
Attenzione invece ad alcuni tipi di sforzo (ad esempio il sollevamento pesi) che<br />
possono in alcuni casi favorire l’emottisi, il pneumotorace e non sono raccomandabili<br />
se c’è osteoporosi.<br />
◆◆La tosse peggiora durante lo sport. Che fare?<br />
Se la tosse è produttiva, cioè con espettorazione, dovuta all’aumento della ventilazione<br />
polmonare durante l’attività fisica e quindi alla mobilizzazione delle secrezioni<br />
bronchiali, questo è uno degli aspetti positivi dell’attività sportiva. In<br />
questo caso non va interrotta, ma caso mai iniziata in condizioni di adeguata pulizia<br />
bronchiale, dopo un intervento di fisioterapia tradizionale.<br />
Diverso è per la tosse secca, stizzosa, che si manifesta in accessi, associata o<br />
meno a mancanza di fiato o sensazione di costrizione toracica, tipicamente dopo<br />
un certo periodo di attività fisica o una decina di minuti dopo la sua sospensione.<br />
Questa è la manifestazione di una iper-reattività bronchiale, cioè una esagerata<br />
risposta delle vie aeree allo sforzo fisico.<br />
È utile scegliere attività o sport in cui lo sforzo è intermittente, cioè con pause<br />
di 2-3 minuti alternate a fasi attive di 3-4 minuti. Ogni attività fisica impegnativa<br />
richiede un breve periodo di riscaldamento (movimenti dolci e lenti per alcuni<br />
minuti) che prepara alla performance le funzioni respiratorie e cardiocircolatorie,<br />
avendo l’accortezza di respirare con il naso per riscaldare l’aria inspirata ed umidificarla.<br />
Potrebbe essere utile associare un broncodilatatore, da assumere prima<br />
dell’inizio dello sforzo.<br />
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