Fibrosi Cistica: parliamone insieme - Parte terza: l'età adulta
Fibrosi Cistica: parliamone insieme - Parte terza: l'età adulta
Fibrosi Cistica: parliamone insieme - Parte terza: l'età adulta
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
dalla aspirante mamma e l’eventuale possibilità di modificarla in previsione di<br />
una gravidanza.<br />
◆◆I farmaci antirigetto danneggiano gli spermatozoi?<br />
Molti dei farmaci immunosoppressori possono interferire con la formazione<br />
degli spermatozoi (“spermatogenesi”) in modo più o meno marcato, a volte anche<br />
in maniera irreversibile. Non è possibile prevedere con certezza questo evento, che<br />
dipende dai singoli farmaci.<br />
◆◆Congelare gli spermatozoi prima del trapianto?<br />
Sì, può essere un’opportunità da prendere in considerazione nel caso in cui si<br />
pensi ad un figlio dopo il trapianto. Gli spermatozoi vengono sottoposti a “crioconservazione”,<br />
che permette una lunga durata e la possibilità di scongelamento<br />
quando fosse in programma la gravidanza. C’è da dire che non sempre gli spermatozoi<br />
crio-conservati conservano la stessa vitalità e capacità fertilizzante di quelli<br />
non congelati. Questo limite si può superare con la metodica di procreazione assistita<br />
detta ICSI cioè la microiniezione intra-citoplasmatica dello spermatozoo<br />
(tecnica che prevede l’inserimento diretto dello spermatozoo all’interno della cellula<br />
uovo). Per i pazienti affetti da FC c’è un problema particolare: non essendo<br />
gli spermatozoi presenti nel liquido seminale, è necessario prelevarli attraverso<br />
tecniche di microaspirazione dall’epididimo (MESA) o recuperarli da frammenti<br />
di tessuto testicolare ottenuti mediante agoaspirato testicolare (TESA) o biopsia<br />
testicolare (TESE) (vedere anche pag. 59).<br />
14. Sulle decisioni importanti<br />
(Capitolo curato da Giacomo Del Vecchio)<br />
fibrosi cistica: <strong>parliamone</strong> <strong>insieme</strong><br />
◆◆Se fossi in gravissime condizioni, posso decidere di interrompere le cure?<br />
È una domanda grave che nasconde pensieri difficili e richiede risposte altrettanto<br />
gravi. In qualsiasi momento una persona in grado di scegliere liberamente<br />
può decidere di sospendere le cure. Nessuno si può opporre a questa scelta perché<br />
nessuno può essere curato senza che lo voglia, tant’è che sono assai pochi i casi in<br />
cui una persona è sottoposta a cure senza la sua volontà. Questa autonomia della<br />
persona che sceglie quello che ritiene opportuno per sé non solo in salute ma anche<br />
in malattia si è affermata in pieno con la modernità ed è tutelata dalla legge e<br />
dal codice di deontologia medica.<br />
Bisogna però essere chiari su cosa si intende per “gravissime condizioni”<br />
e per “cure”. In alcune gravi condizioni acute in cui si gioca il tutto per tutto,<br />
abbandonare le cure può essere un azzardo sconsigliabile. Se invece la storia<br />
naturale della malattia è giunta al termine e la prognosi è infausta a brevissimo<br />
tempo, ogni cura potrebbe essere un accanimento inutile che può arrecare solo<br />
ulteriori sofferenze. In questo caso interrompere le cure può essere lecito senza<br />
però rinunciare a somministrare cure palliative che servono ad eliminare dolore<br />
e altri fastidi.<br />
103