Fibrosi Cistica: parliamone insieme - Parte terza: l'età adulta
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appendici<br />
Non esiste in realtà una definizione univoca della disabilità. L’organizzazione mondiale della<br />
sanità (OMS) offre una lettura molto ampia del concetto, dove disabilità è una qualsiasi condizione<br />
di limitazione delle capacità funzionali – intese come fisiologiche e/o psicologiche – e di<br />
partecipazione sociale vissuta dall’individuo, nell’ambiente dove vive, in conseguenza al proprio<br />
stato di salute (si veda la “classificazione Internazionale del funzionamento, della disabilità e<br />
della salute”, “ICF”, Maggio 2001). Tuttavia, al di là di questa ampia visione, utilizzabile in determinati<br />
ambiti, ai fini del godimento delle agevolazioni di cui trattiamo in questa scheda, sono<br />
rilevanti le definizioni della legge italiana.<br />
Legge 104/1992 art. 3<br />
È persona handicappata<br />
1. Colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva,<br />
che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da<br />
determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.<br />
2. La persona handicappata ha diritto alle prestazioni stabilite in suo favore in relazione alla<br />
natura e alla consistenza della minorazione, alla capacità complessiva individuale residua e<br />
alla efficacia delle terapie riabilitative.<br />
3. Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata<br />
all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo<br />
e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione<br />
di gravità.<br />
n Qual è la procedura da seguire per il riconoscimento di queste condizioni?<br />
La procedura per ottenere il riconoscimento di ognuna di queste condizioni è sostanzialmente<br />
la stessa ed è analoga sia per i minorenni che per i maggiorenni.<br />
Dal primo gennaio 2010 (art. 20 della Legge 03.08.2009 n. 102) la domanda di accertamento<br />
di invalidità, handicap e disabilità si presenta all’INPS (prima di tale data veniva presentata<br />
alla propria ASL di residenza).<br />
Per prima cosa bisogna rivolgersi al medico curante (medico certificatore) che dovrà compilare<br />
l’ apposito modello di certificazione predisposto dall’INPS. Questo certificato va compilato<br />
su supporto informatico ed inviato telematicamente. Una volta inviato il certificato, il sistema<br />
genera un codice univoco che il medico consegna all’interessato. Il certificato ha validità per<br />
30 giorni: se non si presenta in tempo la domanda, il certificato scade e bisogna richiederlo<br />
nuovamente.<br />
Se il medico a cui ci si rivolge non è abilitato o non dispone di un computer e connessione,<br />
può compilare la certificazione su carta seguendo il modello dell’INPS. Per l’acquisizione informatica<br />
del certificato cartaceo, bisogna rivolgersi ad un patronato sindacale o ad altri soggetti<br />
abilitati, che potranno inserire il documento solo se completo di tutti i dati necessari.<br />
Una volta in possesso del certificato, si può presentare la domanda di accertamento presso<br />
gli enti abilitati: associazioni di categoria, patronati sindacali, CAAF, ecc. In questa fase si<br />
abbina il certificato rilasciato dal medico alla domanda che si va a compilare (sempre per via<br />
telematica).<br />
Per ogni domanda inoltrata, il sistema produce una ricevuta con il protocollo della domanda e<br />
l’indicazione della data, del luogo e dell’ora della visita. Nella stessa ricevuta vengono indicate<br />
alcune informazioni e raccomandazioni utili.<br />
n Quando è consigliato avviarla?<br />
Quando si è affetti da una patologia che dà o può dar luogo a significative difficoltà nella vita<br />
quotidiana, le certificazioni relative al riconoscimento dell’invalidità civile, della situazione di handicap<br />
e della disabilità, possono rivelarsi utili in momenti e situazioni diverse della vita. Come<br />
precedentemente sottolineato, ognuno di questi riconoscimenti può consentire di usufruire di<br />
benefici diversi È opportuno, pertanto, presentare l’istanza di riconoscimento sin dal momento<br />
della diagnosi, anche se in quel momento non si intenda o si possa usufruire delle agevolazioni<br />
previste o si possa usufruire solo di alcune.<br />
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