Fibrosi Cistica: parliamone insieme - Parte terza: l'età adulta
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fibrosi cistica: <strong>parliamone</strong> <strong>insieme</strong><br />
siglio di utilizzare acqua confezionata anche per il lavaggio dei denti), e quelle in<br />
caso di complicanze. Un evento comune è la “diarrea del viaggiatore”: bisogna<br />
fare attenzione al pericolo di rapida ed importante disidratazione.<br />
Non dimenticare il pericolo relativo all’esposizione al caldo eccessivo, comprese<br />
anche le brusche variazioni di temperatura passando dal caldo a locali eccessivamente<br />
refrigerati.<br />
◆◆Posso fare la profilassi per la malaria?<br />
Le indicazioni sulla profilassi per la malaria sono affidate ai servizi vaccinali<br />
delle singole ASL, che tengono conto della meta prescelta, delle modalità di<br />
soggiorno, ecc., suggerendo nei singoli casi i farmaci più idonei e le modalità e<br />
tempistiche di assunzione (sovente l’assunzione della profilassi antimalarica deve<br />
iniziare ben prima della partenza e proseguire anche dopo il ritorno: occorre pertanto<br />
prepararsi per tempo).<br />
Oltre alla profilassi farmacologica, occorre sempre tenere in grande considerazione<br />
le norme comportamentali-igieniche raccomandate, in particolare quelle<br />
per prevenire la puntura della zanzara (uso di zanzariera e di repellenti cutanei,<br />
riduzione al minimo della cute esposta, tenere conto dei momenti della giornata<br />
in cui il rischio di puntura è più elevato). Occorre tenere presente il problema<br />
della interazione tra farmaci: sono segnalati possibili interferenze, con aumentato<br />
rischio di aritmie cardiache, in caso di associazione tra alcuni antimalarici e,<br />
ad esempio, gli antibiotici chinolonici (ciprofloxacina e levofloxacina), e i beta<br />
bloccanti (a volte utilizzati nei pazienti sottoposti a trapianto). Occorre pertanto<br />
sempre far presente al centro vaccinale il proprio piano terapeutico, in particolare<br />
l’utilizzo dei farmaci.<br />
◆◆Posso viaggiare con il diabete?<br />
Se si è affetti da diabete è meglio non viaggiare da soli, e comunque informare<br />
i compagni di viaggio o il personale presente sul mezzo di trasporto (ad esempio<br />
gli assistenti di bordo in aereo) del fatto che si è affetti da diabete, soprattutto nel<br />
caso di viaggi lunghi (e istruirli sul da farsi in caso di ipoglicemia).<br />
• Portare con sé i farmaci necessari, l’occorrente per l’automisurazione della glicemia<br />
e per la somministrazione dell’insulina (tenere presente che sovente le formulazioni<br />
di insulina che si trovano all’estero hanno concentrazione differente da<br />
quelle in commercio in Italia; che l’insulina si altera in presenza di temperature<br />
elevate e che quindi almeno le “scorte” devono essere conservate al fresco).<br />
• Saper adattare la terapia e l’alimentazione ad eventuali variazioni nell’attività<br />
fisica (pratica di sport, escursioni, passeggiate, giri turistici)<br />
• Considerare le variazioni dell’orario dei pasti (attenzione alla fase di adattamento<br />
con la variazione del fuso orario) e le eventuali diversità nelle abitudini<br />
alimentari (esistono delle tabelle dietetiche per sapere il contenuto di carboidrati<br />
dei cibi locali, ad esempio il riso).<br />
• Prestare particolare attenzione all’igiene, in particolare dei piedi, che sono vulnerabili<br />
per le infezioni in caso di ferita, evitando di camminare scalzi o con scarpe<br />
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