Fibrosi Cistica: parliamone insieme - Parte terza: l'età adulta
Fibrosi Cistica: parliamone insieme - Parte terza: l'età adulta
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fibrosi cistica: <strong>parliamone</strong> <strong>insieme</strong><br />
La ricerca ha un percorso complesso e articolato che procede per tappe successive.<br />
La cosiddetta ricerca di base studia i meccanismi con cui il difetto genetico<br />
innesca gli eventi patologici che conosciamo ma anche i meccanismi<br />
attraverso cui questi eventi si manifestano, evolvono e si complicano. Queste<br />
conoscenze sono indispensabili per poter individuare farmaci e strategie che<br />
permettano di intervenire sia sul difetto di base che sulle sue conseguenze. Le<br />
molecole potenzialmente curative che la ricerca di base va individuando passano,<br />
appena possibile, al vaglio degli esperimenti su modelli animali, anche<br />
questi indispensabili prima di passare alla verifica sull’uomo, dapprima sul sano<br />
(studi di fase 1) e poi sul malato (studi di fase 2 e 3). Questo percorso di ricerca,<br />
per ciascuna delle vie potenzialmente utili, è molto lungo e può durare parecchi<br />
anni, coinvolgendo molti ricercatori e investendo sensibili risorse economiche.<br />
Ma è questo il percorso che sta permettendo oggi di essere alla soglia di una<br />
svolta nelle cure.<br />
Nel contempo, la ricerca di base e quella sui modelli animali, unita alla ricerca<br />
tecnologica, viene in soccorso agli sforzi di ottimizzazione delle terapie oggi in<br />
uso per renderle più efficaci e più tollerate dai malati (vedasi il campo degli antibiotici<br />
per aerosol).<br />
Di fronte alla complessità e alla lunghezza di questi percorsi, le persone malate<br />
e i loro famigliari oscillano di solito tra l’attesa del miracolo e il timore che mai la<br />
ricerca possa trovare la soluzione per loro o che la possa trovare solo troppo tardi<br />
e sono poco propensi a considerare gli enormi progressi compiuti dalla ricerca nel<br />
corso di 70 anni, da quando la malattia fu per la prima volta identificata. Va detto<br />
che vi è oggi un enorme investimento di risorse umane ed economiche, in giro per<br />
il mondo ed anche in Italia, a sostegno di linee sempre più avanzate di ricerca e si<br />
annoverano oggi studi clinici già in fase molto avanzata che stanno sperimentando<br />
con successo alcuni prodotti di questa lunga fatica.<br />
◆◆Come essere informati sui progressi nella ricerca?<br />
Certamente il primo contatto dovrebbe essere con il medico del centro di cura,<br />
che saprà indicare gli aspetti più importanti dei risultati della ricerca e spiegarne<br />
il significato con un linguaggio facilmente accessibile. Poi vi è internet, che è<br />
una enorme miniera di informazioni. Tuttavia il web richiede una certa attitudine<br />
critica, altrimenti può ingenerare confusione: le notizie sono spesso frammentate,<br />
talora contraddittorie, speso di difficile comprensione. Può essere comunque una<br />
prima base di raccolta dati sulla quale discutere con il medico di fiducia. In internet<br />
si trovano parecchi forum nei quali i pazienti e loro famigliari si trasmettono<br />
notizie sugli avanzamenti di ricerca: cosa buona, ma anche qui, senza l’aiuto interpretativo<br />
di un esperto, c’è alto rischio di confusione.<br />
Tra i vari siti, anche italiani, il sito della Fondazione Ricerca <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong><br />
www. fibrosicisticaricerca. it: un sito che aggiorna in continuazione, con linguaggio<br />
semplice, sui “progressi di ricerca” e lo fa anche in una sua rubrica molto<br />
seguita di “Domande e Risposte”.<br />
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