Fibrosi Cistica: parliamone insieme - Parte terza: l'età adulta
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È importante riconoscere questa condizione perché va trattata al più presto con<br />
adeguata terapia medica intensiva. Sono possibili casi di pancreatite ricorrente<br />
riconducibile a FC senza altri sintomi della malattia.<br />
8.4 Pancreas endocrino<br />
Con il passare del tempo, a partire dall’adolescenza, quella parte di pancreas (costituito<br />
dalle isole di Langherans) che produce l’insulina può essere danneggiata e<br />
sostituita da tessuto fibroso non funzionante. Riducendosi o venendo a mancare l’insulina,<br />
il glucosio non viene consumato correttamente: può comparire quindi una “intolleranza<br />
al glucosio” o un vero e proprio “diabete”: questa complicanza si rende<br />
sempre più frequente con l’avanzare dell’età (partendo dai 10-12 anni, raggiunge il<br />
30% fra i malati che hanno più di venti anni).<br />
8.5 Intestino<br />
fibrosi cistica: <strong>parliamone</strong> <strong>insieme</strong><br />
Intolleranza al glucosio e diabete<br />
L’intolleranza al glucosio è una condizione di elevazione del glucosio nel sangue: la glicemia<br />
supera i valori normali, ma non è più elevata di un certo limite (180 mg/100 ml), due<br />
ore dopo l’assunzione di una dose standard di glucosio, e non si accompagna a perdita di<br />
glucosio con le urine. Nel diabete invece la glicemia supera la soglia dei 180 mg/100 ml,<br />
dopo la dose standard di glucosio, e può comparire glucosio nelle urine. Il diabete manifesto<br />
viene trattato con insulina. L’insorgenza di diabete in FC è in genere subdola: non<br />
dà segni di sé inizialmente. Per diagnosticare precocemente sia l’intolleranza al glucosio<br />
che il diabete, nei centri FC si usa fare, almeno ogni 2 anni a partire dall’età di 10 anni,<br />
appunto un test di “tolleranza al glucosio”. Questo consiste nel far prendere per bocca<br />
una quantità standard di glucosio, e nel misurare la glicemia più volte nel tempo: prima<br />
del carico e dopo 30, 60, 120 minuti dal carico (o soltanto prima e dopo 120’).<br />
A livello intestinale (figura 8) i problemi<br />
principali sono l’ileo da meconio alla<br />
nascita e le ostruzioni intestinali in età<br />
successive. In tutti i casi il problema si<br />
collega al ristagno di muco denso e asciutto<br />
che impedisce il normale transito delle<br />
feci. L’ileo da meconio può richiedere<br />
precocemente terapia chirurgica quando<br />
non si riesca a sbloccare la situazione con<br />
clisteri o enteroclismi. Le ostruzioni intestinali<br />
tardive (non neonatali) si verificano<br />
nel 20-25% dei malati (dall’infanzia<br />
all’età <strong>adulta</strong>), si manifestano con stipsi<br />
ostinata, dolori addominali. Si risolvono<br />
in genere con trattamento medico intensivo<br />
(generosi clisteri evacuativi o grandi<br />
assunzioni per bocca di soluzioni osmoti-<br />
149<br />
figura 8.