Fibrosi Cistica: parliamone insieme - Parte terza: l'età adulta
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l’età <strong>adulta</strong><br />
malattia polmonare cronica ostruttiva (41% dei trapianti) e la fibrosi polmonare (28%),<br />
da non confondere con la fibrosi cistica! In Italia, dal 1991 al 2007 sono stati eseguiti<br />
527 trapianti bi-polmonari, di cui 197 (30%) per fibrosi cistica. Purtroppo, a settembre<br />
2011 non abbiamo dati nazionali aggregati più recenti. Il trapianto è possibile attualmente<br />
in 11 Centri italiani. Il numero di trapianti è in crescita, negli ultimi anni.<br />
- Reyes KG, Mason P et al “Guidelines for donor lung selection: time for revision?”. Ann Thorac Surg 2010; 89:1756-65.<br />
- Oggionni T, Vitulo P, Tinelli C, et al “The AIPO Italian Registry for Lung Transplantation: report from 1991-2007”.<br />
Rassegna di Patologia dell’Apparato Respiratorio 2009; 24:32-39.<br />
◆◆Qual è la durata della vita dopo il trapianto?<br />
C’è molta variabilità da soggetto a soggetto. I dati raccolti dal registro della<br />
Società Internazionale dei Trapianti di Cuore e di Polmoni (ISHLT), il più ampio<br />
e aggiornato al mondo, dicono che il successo nell’immediato post-trapianto per<br />
i pazienti con FC è quasi totale. Dopo un anno sono in vita l’80% dei trapiantati,<br />
dopo 5 anni il 55% circa e dopo 10 anni il 32% circa. Se si paragonano questi dati<br />
con la sopravvivenza dopo-trapianto per altre malattie, si può vedere che nella FC<br />
il beneficio è maggiore. I dati del Registro Italiano di Trapianto Polmonare confermano<br />
anche in Italia una miglior sopravvivenza dei pazienti sottoposti a trapianto<br />
per fibrosi cistica rispetto ad altre patologie. Dopo 10 anni dal trapianto sono in<br />
vita il 39% dei pazienti. Questi dati sono in costante miglioramento grazie al progresso<br />
delle tecniche chirurgiche, delle terapie e strategie immunosoppressive per<br />
il rigetto d’organo e del livello di specializzazione dei centri trapianto.<br />
- Corris PA “Lung transplantation for cystic fibrosis”. Curr Opin Organ Transplant 2008; 13:484-88.<br />
- Oggionni T, Vitulo P, Tinelli C, et al “The AIPO Italian Registry for Lung Transplantation: report from 1991-2007”.<br />
Rassegna di Patologia dell’Apparato Respiratorio 2009; 24:32-39.<br />
◆◆E la qualità di vita dopo il trapianto?<br />
Il trapianto polmonare rappresenta sicuramente per il paziente affetto da FC<br />
la possibilità di una vita “nuova”, dopo una lunga storia di malattia gravata da<br />
un enorme carico di sintomi e di problemi di salute invalidanti, associati ad un<br />
altrettanto elevato carico terapeutico. Accanto alla possibilità di guadagnare anni<br />
di vita, anche se il periodo post intervento può essere difficile e caratterizzato da<br />
eventi critici, il trapianto polmonare offre sicuramente un miglioramento anche<br />
della qualità di vita. Gli studi indicano che la qualità di vita migliora già a breve<br />
distanza, circa sei mesi, dall’intervento e nella maggior parte dei casi il miglioramento<br />
rimane costante almeno per qualche anno.<br />
Il miglioramento riguarda la prestazioni fisiche, il quadro emotivo e psicologico.<br />
Il paziente recupera progressivamente l’autonomia (possibilità di ripresa del<br />
ruolo in famiglia e nella società, ripresa della guida dell’auto, reinserimento nel<br />
lavoro, ecc.) e al tempo stesso si riducono i sintomi respiratori (la dispnea, la tosse,<br />
l’espettorazione) e l’affaticabilità.<br />
Naturalmente non ci si può dimenticare della FC, che rimane presente per gli<br />
aspetti extra-polmonari; resta la necessità di frequenti controlli, di terapia antirigetto<br />
continua; di aderenza alle norme di comportamento e alle terapie necessarie<br />
per preservare la funzionalità dell’organo ricevuto.<br />
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