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Fibrosi Cistica: parliamone insieme - Parte terza: l'età adulta

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l’età <strong>adulta</strong><br />

Il fegato grasso (steatosi epatica) è una condizione di aumento del contenuto<br />

di grasso all’interno delle cellule del tessuto epatico. In genere è una<br />

condizione che non dà nessun disturbo al malato e si diagnostica solo perché<br />

il fegato si presenta con dimensioni aumentate, oppure c’è un innalzamento<br />

degli enzimi epatici, oppure c’è un aspetto particolare dell’organo all’esame<br />

ecografico. È un fenomeno piuttosto frequente in FC, interessando dal 20 al<br />

60% dei pazienti; sembra determinato da alcune condizioni predisponenti<br />

come la malnutrizione o alcune carenze nutrizionali specifiche (deficit di acidi<br />

grassi essenziali, di carnitina o di colina). È molto spesso reversibile, se viene<br />

recuperato un buono stato nutrizionale generale; in genere non rappresenta<br />

una evoluzione verso la cirrosi.<br />

Cirrosi invece significa fibrosi + distruzione di tessuto epatico. La cirrosi nella<br />

FC inizia come “cirrosi biliare focale”: vuol dire che alcuni dei piccoli canali in<br />

cui scorre la bile sono ostruiti, perché la bile è particolarmente densa. Il ristagno<br />

di bile crea sofferenza delle cellule del fegato e induce la produzione di tessuto<br />

fibroso. Questo tessuto fibroso (cirrotico) inizialmente è presente solo in alcune<br />

zone del fegato (i “foci”, da cui “focale”). Questo quadro si sviluppa in circa il<br />

30% dei malati FC; ma solo nel 5% dei casi la cirrosi focale progredisce ed evolve<br />

in cirrosi “multilobulare”, cioè diffusa all’intero organo.<br />

◆◆Quali sono le complicanze della cirrosi?<br />

La principale complicanza è l’ipertensione portale, che porta alla formazione<br />

di varici, cioè alla dilatazione delle vene in alcune aree particolari (esofago,<br />

stomaco, zona ano-rettale). Queste dilatazioni si formano perché il sangue che<br />

proviene dagli organi addominali, intestino in particolare (sistema portale), incontra<br />

resistenza nel passaggio attraverso il fegato cirrotico (duro) e quindi cerca<br />

strade “alternative”, come attraverso i vasi dell’esofago ma anche dello stomaco e<br />

del circolo emorroidario, che si dilatano. Le varici possono rompersi e provocare<br />

sanguinamenti anche importanti.<br />

◆◆Come si manifesta e cos’altro comporta l’ipertensione portale?<br />

Oltre alle varici esofagee, gastriche ed emorroidarie, l’ipertensione portale,<br />

quando di grado avanzato, dà ingrossamento di fegato e di milza (epatosplenomegalia).<br />

Dalla splenomegalia può dipendere una diminuzione delle piastrine e<br />

dei globuli bianchi del sangue (ipersplenismo). È possibile anche uno stravaso di<br />

liquido dai vasi intestinali alla cavità peritoneale (ascite). Per le varici esofagee<br />

ci sono dei trattamenti di tamponamento basati sulla sclerosi (chiusura attraverso<br />

iniezione di sostanze cicatrizzanti) dei vasi sanguigni dilatati, manovra che si esegue<br />

attraverso un esofagogastroscopio (sottile tubo a fibre ottiche che permette di<br />

esaminare l’interno dell’esofago e dello stomaco).<br />

◆◆La cirrosi della FC è come la cirrosi di chi beve tanti alcolici?<br />

Non esattamente, nella FC l’evoluzione è molto lenta e l’insufficienza epatica<br />

è un evento estremamente raro e tardivo. Inoltre, alcuni studi hanno mostrato che<br />

anche nel caso di comparsa di complicanze quali la rottura di varici, la sopravvi-<br />

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