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Dialoghi sulla religione naturale - Studi umanistici Unimi - Università ...

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98 LO STRUMENTO RETORICO<br />

della non estraneità dei personaggi di Cleante e di Demea e delle idee<br />

esposte nei Dialogues alla cultura scozzese.<br />

Rimane comunque il fatto che nei Dialogues la posizione della filo­<br />

sofia del senso comune è delineata e confutata, almeno nelle sue linee<br />

generali e nella sua sostanza filosofica. E l'attacco che Filone muove alle<br />

tesi di Cleante è coerente sia con il resto della dottrina di Hume sia<br />

con il contenuto della lettera a Elliot. Il problema di una possibile uti­<br />

lizzazione polemica nei Dialogues delle idee di Kames non è comunque<br />

determinante; Hume non solo contribuì egli stesso all'evoluzione della<br />

filosofia del senso comune, ma, come ripetiamo, saggiò anche diretta­<br />

mente la possibilità, poi scartata, di imboccare la strada su cui si sarebbe<br />

mosso Lord Kames.<br />

In ogni caso, facendo uscire vincitore sul piano pratico il profes­<br />

sore Cleante (che, ricordiamo, è maestro di Panfilo), pur sconfitto sul<br />

piano teorico, Hume dimostra una chiaroveggenza storica straordinaria<br />

circa le future glorie della filosofia dei professori scozzesi, da lui con­<br />

futata ancor prima che fosse inaugurata ufficialmente dal professor Reid.<br />

Questo, e insieme il fatto che è soprattutto nella XII parte che la posi­<br />

zione di Cleante è assimilabile a quella dei filosofi del senso comune,<br />

sembrerebbe confermare l'impressione che la XII parte, oltre ad avere<br />

la funzione di concludere il dibattito fra Cleante e Filone, costituisca<br />

sul piano drammatico, insieme con la clausola finale di Panfilo, l'indica­<br />

zione di una possibile evoluzione anche sul piano storico del contrasto<br />

culturale delineato fra i tre personaggi nelle parti precedenti. È questa<br />

probabilmente una delle ragioni per cui Hume, nella revisione dell'opera<br />

compiuta nel 1776, quand'erano già state pubblicate le opere di Reid,<br />

non sentì il bisogno di modificare i Dialogues se non nel senso di raf­<br />

forzare la differenza fra Cleante e Filone nel campo che riguarda la filo­<br />

sofia del senso comune n . Ciò vale per la più rilevante integrazione ap­<br />

portata nella revisione del 1776, l'aggiunta del penultimo capoverso del­<br />

l'ultima parte, che contiene quella che spesso viene indicata come la più<br />

equilibrata posizione di Filone (e, quindi, fatte le debite riserve, di<br />

Hume) sul problema della <strong>religione</strong> <strong>naturale</strong>:<br />

If thè whole of naturai theology, as some people seem to maintain,<br />

resolves itself into one simple, though somewhat ambiguous, at least<br />

undefined proposition, that thè cause or causes of arder in thè uni­<br />

verse probably bear some remote analogy to human intelligence: If<br />

11 Hume's Dialogues,.., cit., p. 120.

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