01.06.2013 Views

Dialoghi sulla religione naturale - Studi umanistici Unimi - Università ...

Dialoghi sulla religione naturale - Studi umanistici Unimi - Università ...

Dialoghi sulla religione naturale - Studi umanistici Unimi - Università ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

I " DIALOGUES " COME OPERA POSTUMA 27<br />

meremo filosofico — quello che Hume in una lettera a Blair propone di<br />

bandire dai loro incontri perché è frustrante e inutile — il cui senso<br />

primo sembrerebbe dato dalla possibilità che uno dei due dialoganti<br />

riesca a essere convinto dall'altro, cioè a uscire dalla propria natu­<br />

ralità 9 .<br />

La lettera non aveva solo l'intento di chiedere a Elliot la collabo­<br />

razione, ma anche quello di saggiarne indirettamente la reazione a<br />

proposito di un'opera concepita interamente seguendo la linea del « sag­<br />

gio » che Hume ha scritto da solo e che, se cade la proposta, conti­<br />

nuerà a scrivere da solo. Hume dice a Elliot di avere una « Propensity »<br />

irresistibile per la parte che nell'opera spetta a Filone, « Propensity »<br />

che deriva da una « Imagination » che si scatena in lui contro la sua<br />

volontà e forse contro la ragione; la sua prima manifestazione è stata<br />

nella stesura, prima dei vent'anni, di un quaderno di pensieri irreligiosi.<br />

Hume dice a Elliot che, leggendo il « saggio », si accorgerà che, nono­<br />

stante l'eroe del dialogo sia Cleante, il vero vincitore della disputa è<br />

Filone. Ma Elliot non deve credere che l'autore l'abbia fatto apposta.<br />

Hume lo prega anzi di intervenire lui stesso per compensare questa<br />

sproporzione rafforzando la parte di Cleante.<br />

La scissione psicologica di cui Hume da prova in questa lettera non<br />

è un fatto isolato e va considerato alla luce di una tensione fra còte<br />

filosofico e còte editoriale, che, legata anche se non meccanicamente alla<br />

base soltanto di un'esperienza collettiva — non posseduta o promossa razionalmente<br />

da nessuno di essi e ciononostante in costante perfezionamento — riescono a pro­<br />

durre, e sempre meglio, quel manufatto nave che non potrebbe essere mai co­<br />

struito dal singolo individuo che pure saprebbe fornire un progetto razionale, così<br />

nell'arte di costruire opere artistiche l'esperienza tradizionale della forma di dia­<br />

logo può far compiere all'attività dello scrivere un salto qualitativo rispetto alla<br />

produzione individuale, a condizione che tale attività si spogli preventivamente e<br />

sistematicamente del suo carattere razionale e individuale e si riduca alla collabora­<br />

zione meccanica fra « stupidi meccanici » della penna, che s'impegnano ciascuno<br />

a non tentare di subordinare la propria opera a quella dell'altro attraverso un pro­<br />

getto unitario diverso da quello rappresentato dalla forma di dialogo: il successo<br />

di un'opera come quella che sembrerebbe avere in vista Hume quando cerca la<br />

collaborazione di Elliot è proporzionale infatti al grado non già di coordinamento<br />

ma bensì di opposizione fra i due punti di vista dei due scrittori; ed è la forma<br />

di dialogo a costituire il progetto unitario che darà all'opera un senso — diverso e<br />

più alto da quello dato da ciascuno ai propri interventi — ciascuno, come vedremo,<br />

definibile come parziale e ideologico — e che sarà pienamente colto solo dal lettore.<br />

9 Accenniamo qui di sfuggita che il problema della persuasione sarà di pri­<br />

maria importanza nei Dialogues. Il problema sarà affrontato più avanti (cfr. pp.<br />

112-13).

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!