Dialoghi sulla religione naturale - Studi umanistici Unimi - Università ...
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180 1L REFERENTE STORICO<br />
nodi dei Dialogues. Nelle parti VII e Vili, mentre cioè Filone sta<br />
esponendo la sua dottrina organicistica, l'atteggiamento di Demea, lungi<br />
dall'essere esplicitamente sfavorevole, è di sollecitazione e di attiva cu<br />
riosità. Demea ha infatti interesse a vedere distrutta la prova a poste<br />
riori, per poi, nella parte IX, esporre la prova che gli sta più a cuore,<br />
la prova a priori. Ma non solo: Demea giunge a vedere nella prospettiva<br />
organicistica esposta da Filone la possibilità di rilanciare la prova del<br />
l'ordine su basi diverse da quelle troppo aride su cui la fa poggiare<br />
Cleante, come quando sostiene:<br />
if thè world had a vegetative quality, and could sow thè seeds of<br />
new worlds into thè infinite chaos, this power would be stili an addi-<br />
tional argument for design in its Author... (p. 220).<br />
L'organicismo che in Filone assume esiti materialistici potrebbe infatti<br />
assumere anche un esito vitalistico-spiritualistico, che non dispiacerebbe<br />
a Demea. Alcuni pensatori religiosi inglesi che della <strong>religione</strong> avevano<br />
una visione « entusiasta » — il caso più tipico è quello di Wesley 53 —<br />
accettarono la prova dell'ordine, dando però ad essa un contenuto or-<br />
ganicistico e non meccanicistico. Quanto alla convergenza tra Filone e<br />
Demea, essa ricalca la convergenza che si ebbe storicamente fra la critica<br />
mossa al meccanicismo newtoniano da una prospettiva mistica e quella<br />
mossa da una prospettiva scientifica fondata sull'esperienza nel settore<br />
della medicina o della chimica. Il distacco dal meccanicismo dei seguaci<br />
« ortodossi » di Newton e l'avvio, almeno potenziale, di un approccio<br />
materialistico non fu ostacolato bensì favorito dalle critiche mosse al<br />
newtonianismo meccanicistico da uomini profondamente legati all'espe<br />
rienza mistica come John Hutchinson (1674-1737) e dalla sua scuola 54 ;<br />
o, per restare alla Scozia, da uomini come Cheyne, che si avvicinò a<br />
53 Cfr. R. E. SCHOFIELD, John Wesley and science in eighteenth-century En-<br />
1, « Isis », XLIV (1953), pp. 331-40.<br />
54 Hutchinson ebbe un suo seguace scozzese in Duncan Forbes (1685-1747),<br />
che in A letter to a bishop, concerning some important discoveries in religion and<br />
theology, London 1732 da una descrizione ammirativa del suo sistema, ma che nelle<br />
opere successive, come Some thoughts concerning religion, naturai and revealed...,<br />
London 1735 (contro Tindal) e nelle postume e incomplete Reflections on thè<br />
sources of incredulity with respect to religion, mostra di condividere l'ortodossia<br />
della prova dell'ordine di tipo meccanicistico, esibendo una visione della <strong>religione</strong><br />
senz'altro più spregiudicata di quella del primo maestro e una notevole fede, riflesso<br />
del suo whiggismo politico, nel progresso graduale dell'umanità, conseguito soprat<br />
tutto grazie alle scoperte scientifiche dell'ultimo secolo (cfr. The whole works...,<br />
Edinburgh and London, n. d. [1750?], pp. 1, 104-5, 115, 134-35).