Dialoghi sulla religione naturale - Studi umanistici Unimi - Università ...
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60 LO STRUMENTO RETORICO<br />
La prima strada aperta ai cacciatori del punto di vista è quella, ov<br />
via, di considerare come eroe filosofico dei Dialogues e latore del mes<br />
saggio filosofico dell'autore, l'eroe definito come tale da Panfilo, Cleante,<br />
prendendo come filosoficamente significativo 1' andamento drammatico<br />
dell'opera che porta quest'ultimo alla vittoria. Ma tale spiegazione non<br />
spiega né il pesante apparato retorico dell'opera né la ragione di un ri<br />
corso da parte di Hume alla forma di dialogo anziché alla trattazione<br />
semplice e diretta, o per lo meno all'uso del dialogo accompagnato da<br />
un'esplicita, convincente e univoca presa di posizione a favore di una<br />
tesi piuttosto che di un'altra; e un discorso analogo vale anche per<br />
Demea.<br />
L'altra strada è quella di identificare il punto di vista di Hume<br />
con una tesi (quella di Filone) tale da urtare la suscettibilità religiosa del<br />
lettore e che per questo necessiterebbe per essere esposta, diversamente<br />
da quella degli altri personaggi, di uno strumento d'occultamento. Ma<br />
nemmeno questa spiegazione spiega però abbastanza la natura della di<br />
stribuzione fra i diversi personaggi dell'apparato retorico dell'opera, la<br />
quale non sembra poter essere motivata, come pensa Kemp Smith, sol<br />
tanto dall'intento di rendere credibile al lettore la sconfitta « lettera<br />
ria » (e in realtà la vittoria filosofica) di Filone 24 . Infatti, se è vero che<br />
Filone beneficia meno di Cleante di rafforzamenti artificiali (si veda la<br />
descrizione negativa che di Filone da Panfilo e l'atteggiamento svaluta<br />
tivo di Cleante nei suoi confronti), è anche vero che per esporre le sue<br />
posizioni, Filone usa almeno di altrettanti, se non di più dei suoi avver-<br />
sari, strumenti retorici: i suoi interventi sono spesso un fuoco artificiale<br />
di metafore 25 . Questa è anche la ragione profonda dell'errore vagamente<br />
puritano di individuare il personaggio filosoficamente più significativo<br />
in quello meno caratterizzato sotto l'aspetto retorico; il problema deci<br />
sivo della struttura letteraria dei Dialogues è quello di trovare una spie<br />
gazione che non sia soltanto negativa (« serve a occultare... ») 26 . Quanto<br />
alla tesi secondo cui Hume distribuirebbe, per così dire, le sue opinioni<br />
fra i tre personaggi, essa è respinta dallo stesso Hume 27 .<br />
dei Dialogues e dei Dialogues in generale, cfr. Symposium..., cit., soprattutto gli<br />
interventi di Taylor (pp. 179-205) e di Laird (pp. 206-17).<br />
24 Cfr. Hume's Dialogues..., cit., pp. 79-96.<br />
25 Vedi cap. IV.<br />
26 Vedi cap. IV.<br />
27 Cfr. quanto Hume scrive a James Balfour of Pilrig, che a proposito di A<br />
didogue gli aveva attribuito sia la posizione dello scettico che del suo antagoni-