Dialoghi sulla religione naturale - Studi umanistici Unimi - Università ...
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" DIALOGUES " E TESI WEBER-TAWNEY 235<br />
II giudizio generale che Blair da del mondo, è comunque che esso<br />
presenta « plain marks of predominant goodness » 29 . Non che le cose<br />
vadano sempre perfettamente bene, come appare dal sermone da lui<br />
pronunciato durante la rivoluzione francese, il giorno 18 aprile 1793,<br />
giorno dichiarato festa nazionale dal governo in occasione della guerra<br />
con la Francia. Questo sermone di Blair, che ci mostra lo sconsolante<br />
tramonto degli ideali da cui era partito il moderatismo scozzese, s'inti<br />
tola « On thè lo ve of our country ». Nel giorno in cui il governo ci ha<br />
chiamati in una « religious assembly », dice Blair, c'è innanzitutto da<br />
lamentare che sia sorto in mezzo a noi « an unaccountable spirit of<br />
discontent and disaffection, feeding itself with ideai grievances and<br />
visionary projects of reformation, till it has gone nigh to light up thè<br />
torch of sedition ». Al di sotto di questo scontento (e qui Blair allude<br />
alla vampata di radicalismo che investì la Scozia all'inizio della rivolu<br />
zione francese e che, represso duramente, andò spegnendosi solo lenta<br />
mente dopo il richiamo all'unità nazionale) 30 , ci sono le idee dei filosofi<br />
che sostengono che l'amore della patria sarebbe « a mere prejudice of<br />
education; a narrow attachment, which tends to operate against more<br />
enlarged interests » e che dovremmo essere cittadini del mondo prima<br />
che di un paese ed estendere la nostra benevolenza a tutte le nazioni<br />
e a tutta l'umanità.<br />
« Nothing » commenta Blair « can be more empty and futile than<br />
such reasonings ». Chi sostiene che l'interesse che ha per la patria non<br />
supera quello che ha per la Francia è come chi sostiene che l'interesse<br />
per la propria famiglia vale quello che ha per qualsiasi altra famiglia.<br />
Blair ci da qui una immagine dello stato che è ben distante da quella<br />
che ne avevano dato gli esponenti della scuola storica scozzese, i quali<br />
avevano insistito sull'artificiosità della struttura della società civile.<br />
Blair qui parla dello stato come di un organismo, né più né meno come<br />
29 Cfr. ivi, p. 343.<br />
30 Cfr. J. H. BRUMFITT, Scotland and thè French cnlightenment, in The age<br />
of thè enlightenment. <strong>Studi</strong>es presented to Th. Bestcrman, ed. by W. H. Barbar,<br />
T. H. Brumfitt, R. A. Leigh, R. Shackleton and S. S. B. Taylor, Edinburgh and<br />
London 1967, pp. 318-19. Sul radicalismo nella Scozia della seconda metà del 700,<br />
vedi anche C. ROBBINS, The mterest of Scotland, in The eighteenth-century com-<br />
monwealthman: studies in thè transmission, development, and circumstance of En-<br />
glish liberai thought from thè restoration of Charles li until thè war with thè<br />
thirteen colonies, Cambridge (Mass.) 1959, pp. 177-220; e H. W. MEIKLE, Scot<br />
land and thè French r evoluti on, Glasgow 1912.