Dialoghi sulla religione naturale - Studi umanistici Unimi - Università ...
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IL DIALOGO DEI FILOSOFI 59<br />
un punto di vista. Tuttavia, esaminate nel complesso, esse parrebbero<br />
dimostrare la tesi che i Dialogues sono non già un dialogo espositivo,<br />
bensì un dialogo rappresentativo in cui ciascun lettore può scegliere la<br />
esposizione del sistema che più gli aggrada 21 .<br />
La difficoltà principale alla ricerca nei Dialogues del « punto di<br />
vista » di Hume è costituita dalla struttura retorica dell'opera. Gli in<br />
terpreti hanno dovuto per così dire tagliare l'opera in due, staccando<br />
la parte che ritenevano filosoficamente significativa dalla parte non filo-<br />
soficamente significativa. La cosa funzionerebbe se tutti, o quasi, fos<br />
sero d'accordo sul rapporto che v'è tra le forme retoriche e il messag<br />
gio filosofico. Ma avviene che quello che per un interprete è contenuto,<br />
per un altro è forma, e viceversa. Ognuno dei personaggi dei Dialogues<br />
è stato identificato da almeno un interprete come quello in cui sarebbe<br />
da ricercare il portavoce di Hume e/o la peculiarità filosofica dell'ope<br />
ra 22 e ognuno dei personaggi è stato definito da almeno un interprete<br />
come fantasma retorico e/o filosofico 23 .<br />
21 È qui da ricordare ciò che scriveva L. A. SELBY-BIGGE nell'introduzione alle<br />
Enquiries concerning thè human understanding and concerning thè principles of<br />
morals (d'ora in poi Enquiries), Oxford 1966 (rist. di 1902 2 ; 1894'), p. VII:<br />
« Hume's philosophic writings are to be read with great caution. His pages, espe-<br />
cially those of thè Treatise, are so full of matter, he says so many different things<br />
in so many different ways and different connexions, and with so much indifference<br />
to what he has said before, that it is very hard to say positively that he taught, or<br />
did not teach, this or that particular doctrine... This makes it easy to find ali phi-<br />
losophies in Hume, or, by setting up one statement against another, none at ali ».<br />
22 La primaria rilevanza filosofica della posizione di Demea, per lo più trascu<br />
rata, è stata sostenuta da G. CLIVE, Hume's Dialogues reconsidered, « The journal<br />
of religion », XXXIX (1959), pp. 110-19, che ne sottolinea il sostanziale accordo, in<br />
chiave protoesistenzialistica, con la posizione di Filone e contro quella di Cleante.<br />
Per la storia delle varie identificazioni di Hume con i personaggi dei Dialogues,<br />
vedi il sommario dato da N. KEMP SMITH nella prefazione alla sua edizione dei<br />
Dialogues, cit., pp. 74-6 e da M. DAL FRA nella prefazione alla sua traduzione<br />
italiana, Bari 1963, pp. XXVI-XXXIX.<br />
23 Per la critica dell'inconsistenza della posizione di Cleante, vedi l'introdu<br />
zione di KEMP SMITH ai Dialogues, cit., pp. 83-6. Per la critica della posizione di<br />
Filone, vedi B. M. LAING, Hume's Dialogues concerning naturai religion, « Philo-<br />
sophy », XII (1937), pp. 175-90, specie p. 189 (dove si sottolinea l'artificialità del<br />
personaggio di Filone) e p. 179, dove si dice che « The views which Philo puts<br />
forward can have justification only on one ground, namely that they are serious<br />
ahernatives to thè thesis puf forward by Cleanthes; and to be serious alternatives<br />
they must have a certain degree of intelligibility and of probability in themselves »;<br />
come a dire che gli interventi eli Filone servono per far più bello l'ultimo trofeo<br />
al fatato Cleante. L' inconsistenza della posizione di Demea è stata sottolineata quasi<br />
universalmente. Per la definizione dell'inconsistenza filosofìca di tutti i personaggi